L. 10.000 |
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Virgilio
Ilari
GUERRA CIVILE
Il libro
Le guerre civili segnano gli ultimi due secoli di storia
italiana: dalle insorgenze anti-giacobine
all'antirisorgimento, dalla guerra antifascista alla guerra
anticomunista. Anche la "rivoluzione italiana" degli anni
Novanta è stata, a suo modo, una "guerra" civile. Il concetto
di guerra è qui usato, naturalmente, in forma metaforica. Ma
questa metafora aiuta a comprendere il senso degli anni
Novanta, segnati dalla doppia crisi della sovranità, popolare
e nazionale. Con una lettura non convenzionale, al tempo
stesso storica e politica, questo saggio coglie il filo rosso
che lega la guerra antifascista del 1919-45, la guerra
anticomunista del 1944-89, l'avventura terrorista del 1969-78
e la rivoluzione antipartitocratica del 1992-93. Questi eventi
sono interpretati come il contrasto tra l'idea
internazionalista della nazione giacobina e la profonda
identità popolare dell'Italia, un tempo rappresentata dai
grandi partiti di massa. Caratteristica comune di tutte le
guerre civili italiane è però la loro origine esterna: sono il
modo in cui una paese dalla forte identità popolare, ma privo
di stato e incapace di unità nazionale, reagisce alle
aggressioni esterne. La guerra evitata alle frontiere penetra
nella società e diventa endemica. La guerra civile italiana
degli anni Novanta è stata l'effetto della guerra
geo-economica per il dominio del Ventunesimo secolo.
L'autore
Virgilio Ilari è professore associato di Storia delle
istituzioni militari all'Università Cattolica di Milano.
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