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Lucio
D'Arcangelo
DIFESA
DELL'ITALIANO
Lingua e identità nazionale
Il libro
Come salvare
l’italiano dalla demagogia, dal pressappochismo e
dall’autolesionismo di quanti vorrebbero riservargli il
destino di una “lingua morta”? Come contrastare la minaccia di
una ridialettizzazione del nostro Paese? Come impedire che la
lingua d’Italia venga trattata alla stregua di una lingua in
Italia e declassata a “dialetto europeo”? Come rivitalizzare
la nostra tradizione letteraria? Come evitare che una grande
lingua di cultura qual è l’italiano si riduca ad un idioma
minimale, “per capire e farsi capire”, ad uso di turisti e
immigrati?
Per rispondere a queste domande il libro ripercorre il
formarsi dell’unità linguistica italiana ed il suo progressivo
sfaldarsi a partire dal secondo dopoguerra; esamina i
controversi rapporti dell’italiano con la coscienza nazionale,
i dialetti, le lingue straniere, ed affronta i problemi della
sua diffusione attraverso la scuola, l’amministrazione, i
media, mettendo in luce le difficoltà che ancora ostacolano la
formazione di una “lingua comune”. Le soluzioni proposte,
nella previsione di un organo di tutela presente in quasi
tutti i Paesi europei, sono collocate in una prospettiva
internazionale che vede il fattore linguistico al centro
dell’interesse politico e culturale.
L'autore
Lucio D’Arcangelo è stato allievo di Giuliano Bonfante
all’Università di Torino, dove si è laureato in Glottologia
con una tesi su La trascrizione dei nomi iranici in greco.
Docente dal 1971, prima presso la Facoltà di Magistero
dell’Università di Torino e poi presso la Facoltà di Lingue
dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara,
nel 2000 ha lasciato l’università per dedicarsi più
liberamente agli studi. Attualmente si occupa di glottotecnica
e tipologia linguistica. È il responsabile tecnico-scientifico
del disegno di legge n. 993 del 21 dicembre 2001 per
l’istituzione del Consiglio Superiore della Lingua Italiana.
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