Punto militare. Il mullah si arrende a
Kandahar
I talebani di Kandahar sono pronti ad arrendersi ai leader
dell’Alleanza del Nord. E inizieranno a deporre le armi a partire
da oggi. "Il mullah Omar ha deciso di consegnare Kandahar al
mullah Naqibullah", ha dichiarato ieri il portavoce dell’ex regime
afgano, riferendosi al capo tribale che era stato il più alto
funzionario militare della città prima della “rivoluzione
talebana”. La notizia è stata divulgata dall’agenzia di stampa
Afghan Islamic Press (con sede in Pakistan), che però non ha
fornito ulteriori dettagli sul negoziato con Omar, che fino
a questa settimana aveva esortato le sue truppe a combattere fino
alla morte contro le forze anti-terrorismo guidate dagli Stati
Uniti d’America. Hamid Karzai, nominato a capo del nuovo governo
ad interim afghano durante la Conferenza di Bonn ha confermato di
aver avuto dialoghi "molto, molto produttivi" con la delegazione
talebana. Anche il portavoce del Pentagono, Victoria Clarke, si è
rifiutato di fornire qualsiasi dettaglio dei colloqui e ha detto
ai giornalisti che di non sapere se il mullah Omar fosse
direttamente coinvolto nel negoziato. La Clarke, però, ha
confermato che i rapporti provenienti dall'Afghanistan riferivano
di una fitta discussione in corso su una possibile resa.
Intanto, le forze anti-talebane hanno conquistato alcune colline
nell'est dell'Afghanistan, uccidendo 22 guerriglieri stranieri
fedeli a Osama bin Laden, secondo quanto riferito all’agenzia di
stampa Reuters da un portavoce di una milizia locale. Per Mohammad
Amin, portavoce di Hazrat Ali, il principale gruppo militare
anti-talebano della regione, bin Laden potrebbe essere sfuggito
alla cattura, rifugiandosi nelle montagne di Spin Ghar, ad ovest
della zona di Tora Bora. "Abbiamo scoperto i corpi di 22
sostenitori stranieri di Osama in due grotte che abbiamo
conquistato nella notte e ieri pomeriggio", ha dichiarato Amin.
"Crediamo che Osama abbia già lasciato Tora Bora per le montagne
di Spin Ghar". Il portavoce ha poi detto che i combattimenti sono
infuriati in varie zone di Tora Bora, una aspra regione a circa 55
chilometri dalla città orientale di Jalalabad, con l'intervento
dal cielo dei jet americani in supporto agli anti-talebani. Circa
2000 combattenti antitalebani erano partiti martedì da Jalalabad
per dare la caccia a bin Laden e ai suoi accoliti arabi nelle
montagne della regione.
La “svolta”, in ogni caso, è arrivata proprio quando le forze
armate statunitensi che si erano stabilite nei dintorni di
Kandahar, dopo qualche giorno di “assestamento”, avevano iniziato
ad assumere un atteggiamento tattico più offensivo. Una
“escalation” che ha però causato il peggiore incidente provocato
da “fuoco amico” dall'inizio della campagna militare, con
l’uccisione di tre soldati statunitensi e di cinque combattenti
afghani anti-talebani che operavano nella zona al fianco delle
truppe speciali Usa.
7 dicembre 2001
|