Web Tv: il nuovo volto dell'uomo interattivo
di Valentina Piersanti
Televisione e Pc sempre più uniti, anzi ora saranno completamente fusi insieme. Il mercato del set top box è in movimento, negli Usa è già boom, in Italia sta muovendo i primi passi, in attesa che calino i prezzi di queste nuove tecnologie. Intel, Nokia e Oracle si stanno attivando con accordi e collaborazioni per arrivare al risultato del 50 per cento delle famiglie statunitensi collegate a una Net Television. Con questo set top box, una macchinetta simile a un videoregistratore, il televisore si può collegare ad Internet, dando vita ad una tv veramente interattiva. Si tratta di un kit con una presa scart, che si collega al televisore e al telefono. Con un abbonamento a un provider si può navigare utilizzando uno speciale telecomando come mouse che visualizza sullo schermo una tastiera virtuale, direzionale e a raggi infrarossi, tutto senza fili. Quelli per ora a disposizione sono: Nauta di Seleco, Playweb, che però non ha un modem molto veloce, Teleweb di Sim2 Multimedia, Placet Tv di Daewoo e Webtv della Sony. Tutti di buona qualità, ma con il limite di una risoluzione non ottimale e dell'impossibilità di poter salvare files e pagine web.
Questo dimostra ancora una volta che il target a cui si rivolgono queste case produttrici è di tipo casalingo senza una particolare cultura informatica. Vuole essere insomma una sorta di Internet facile e "domestico". Si potrà avere una "stazione" videogiochi, interagire con i quiz televisivi, avere un ipertesto sul programma che si sta seguendo, spedire e-mail agli amici mentre si guarda uno show, fino ad arrivare in un prossimo futuro al vero e proprio video on demand. Il costo si aggira sulle 500-800mila lire esclusi l'abbonamento al provider (ma ormai quasi tutti sono gratis) e i costi delle telefonate. Più care invece le soluzioni negli Usa: Microsoft propone Ultimate Tv in collaborazione con Sony a circa 920mila lire e comprendente anche una antenna satellitare Direct Tv. Si possono registrare fino a 35 ore di programmi con una qualità superiore al modello analogico (il vecchio registratore). La risposta di Aol (internet America on line), acerrima rivale di Microsoft e che si è fusa di recente con Time Warner, non è fatta attendere. Aoltv riduce le immagini televisive e riempie lo schermo di chat rooms e pagine web relative al programma. E poi quiz, statistiche e acuisti di oggetti di attrici famose.
L'idea è di avvicinare ad Internet, quanti ne erano esclusi prima o perché non possiedono un Pc o perché si sono rifiutati di dover imparare a conoscere un mondo che non è proprio facile e adesso lo possono fare grazie all'elettrodomestico più amato e familiare: il televisore. In Italia l'imprenditore Virgilio Degiovanni (editore di Millionaire) ha fondato Itn-Freedomland, una net tv italiana che a già venduto parecchi set top box e che ha l'ambizioso progetto di una tv in grado di navigare anche in borsa e, grazie a un accordo con la Banca popolare di Milano, permettere l'e-shopping anche a chi non possiede una carta di credito. Ma come saranno le serate dell"homo interactivus"? Sempre più circoscritte alla zona poltrona-divano, guarderà il suo programma preferito, mandando e-mail agli amici e ordinerà un cd on line, mentre risponde a una domanda di "chi vuol essere miliardario".
20
marzo 2001
valepiersanti@hotmail.com
|