Last minute: i prezzi sfidano la paura di
volare
di Maria Chiara De Pietro
Purtroppo gli effetti dell’11 settembre scorso non sono terminati.
Oltre alla perdita di vite umane, alla concreta possibilità di una
nuova situazione di guerra, alla crisi economica che ha fatto
tremare tutte le borse, c’è da rilevare un’aria pesante di crisi
che dagli Stati Uniti si è diffusa in tutta Europa anche nel
settore turistico. Si sente parlare più insistentemente di tagli
del personale, dalle agenzie di viaggio alle compagnie aeree alle
società di servizi. Le vendite sono calate vertiginosamente, tanto
che ora si offrono voli a prezzi stracciati, soprattutto per le
destinazioni negli States. Ma un po’ ovunque si cerca di far
superare alla gente la paura di viaggiare, invogliandola con
tariffe molto basse. Ad esempio un volo solo andata per New York
della Nouvelles Frontieres va adesso a 585.000 lire, Boston
571.000 lire (www.nfi.it).
Su
www.lastminutetour.com nove
giorni a Cuba, volo A/R da Verona a sole 642.000 lire.
www.travelonline.it ha pensato di mantenere una sezione
del sito dedicata alle notizie per far viaggiare tranquilli i
propri utenti, anzi, il titolo è proprio per “volare tranquilli”.
Da queste agenzie abbiamo saputo che Delta Airlines e United
States Airlines hanno già tagliato notevolmente i prezzi dei loro
voli, e stanno ora riducendo dal 25 per cento al 50 per cento le
tariffe di business class. Inoltre, Delta Airlines ha deciso di
emettere e regalare, probabilmente sulla base di un concorso,
circa 10.000 biglietti A/R per New York. Molte compagnie hanno
deciso di sperimentare il poliziotto di bordo: Lufthansa fra le
prime, le linee australiane, invece, a partire dalle prossime
vacanze natalizie. E mentre Alitalia e Meridiana per fronteggiare
la crisi applicheranno ai biglietti un aumento di circa 11.000
lire, Ryanair (www.ryanair.com)
che da sempre offriva i voli più economici, abbasserà
ulteriormente, i prezzi tanto che si potrà viaggiare da Trieste,
Ancona e altre città italiane fino a Londra, A/R a sole 58.000
lire.
E il turismo verso casa nostra? E’ in crisi anche quello?
Lavorando come guida in un grande monumento di Roma, posso
affermare che il movimento ha subito dei cali solo nei giorni
immediatamente successivi agli attentati e solo da parte di
turisti americani, che poi, da un paio di settimane a questa
parte, hanno ripreso a viaggiare in Italia, all’incirca nella
stessa misura precedente alla tragedia.
19 ottobre 2001
chiara.depietro@lycos.com
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