Uva, la regina della tavola d’autunno
di Maria Luisa Gualtieri
L’autunno segna sulle nostre tavole il trionfo dell’uva, raccolta
in grappoli appetitosi, carica di energia salutare e frutto dal
sapore dolcissimo. Arriva per ultima ma è la degna chiusura di una
serie di dolcissimi regali che per tutta l’estate madre natura fa
ai comuni mortali. Quella dell’uva è una storia antica quanto
l’uomo: per limitarci al Bacino del Mediterraneo si ha notizia che
Cartagine e le altre città puniche erano nell’antichità circondate
da sconfinate coltivazioni a vigneti, sorrette da pali. E sullo
scudi di Achille nella Grecia classica, Omero raffigura a sbalzo
l’immagine di un frutteto carico di grappoli d’uva. Scrittori
dell’epoca imperiale ricordano che a Roma l’uva da tavola era
gustata già a quel tempo, mentre l’uva da vino veniva utilizzata
per la preparazione di sostanze dolcificanti, in sostituzione del
miele.
Oggi l’uva è una realtà dominante della nostra agricoltura sia
come frutto da tavola presente da luglio (uva di Sant’Anna) fino
ad ottobre-novembre, sia come uva da vino. L’uva da tavola,
passione d’estate e delizia dei palati, presenta molte varietà
diverse per forma, sapore e colori, conservando sempre però le
tonalità dell’autunno di cui è fedele compagna. Dal punto di vista
nutrizionale, l’uva è ricca di zuccheri perché contiene una
miscela (“glucosio-levulosio”) davvero salutare. Ha un forte
potere alcalinizzante, particolarmente adatta per le persone
anziane. E’ dissetante per l’elevato contenuto d’acqua, diuretica
per la ricchezza di sali minerali, lassativa per l’accentuata
presenza di cellulosa e soprattutto è mineralizzante e
vitaminizzante.
Assecondiamo perciò, senza timore, la fisiologica attitudine
dell’organismo ad una dieta con qualche proteina in meno e qualche
zucchero in più. I dolci grappoli ci tentano e le due-tre porzioni
giornaliere di frutta salgono facilmente a quattro o cinque. Basta
in tal caso evitare gelati e bibite e il rischio di esagerare
d’assumere troppi zuccheri per le persone sane e snelle è
estremamente remoto. Esiste, anzi, una vera e propria cura di
salute e di bellezza, basata sul consumo di uva, cura detta
ampeloterapia - da farsi però in centri specializzati e sotto il
controllo assoluto di un medico - che sfrutta le proprietà
salutari dell’uva quali la prevenzione e la cura di gotta,
arteriosclerosi, calcolosi epatica e renale, vari fastidi
intestinali e infine anche poteri dolcissimamente… dimagranti.
28 settembre 2001
mlgualtieri@hotmail.com
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