Cucina. La faraona, regina dei giorni di festa
di Maria Luisa Gualtieri


Restando nel solco della tradizione prepariamo per il giorno di Natale una “faraona con l’uva”. Questo gallinaceo è originario della Numidia e presso gli antichi simboleggiava l’amore fraterno. Secondo un’antica leggenda, infatti, alla morte di Meleagro, re di Calidone, le sue sorelle, a causa dei lunghi straziati pianti, furono da Diana trasformate in galline di Faraone. Per la nostra ricetta occorrono una faraona, 10 gr. circa di burro e olio, qualche fetta di prosciutto crudo, un grappolo d’uva bianca dolce, del vino bianco secco, del cognac, un mestolo di brodo, sale e pepe.

Spellate gli acini d’uva e metteteli a macerare nel cognac. Pulite la faraona, lavatela e asciugatela, salatela, pepatela e copritene il petto con le fette di prosciutto. Mettete in una casseruola il burro e l’olio e fatevi rosolare la faraona. Quando sarà colorita da tutte le parti, bagnatela col vino e finite di cuocerla a fuoco moderato. A cottura ultimata aggiungete il brodo caldo, staccate bene il fondo di cottura, quindi unite l’uva e il cognac. Fate cuocere ancora qualche minuto e servite.

7 dicembre 2001

mlgualtieri@hotmail.com


 
 

 

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