| Nessuno tocchi Caino: la pena di morte 
              nel mondo di Barbara Mennitti
 
 Anche quest’anno il rapporto 2001 su La pena di morte nel mondo 
              redatto da Nessuno tocchi Caino e pubblicato da Marsilio, presenta 
              una rassegna di testi di legge, convenzioni internazionali, 
              risoluzioni degli organismi sovranazionali, sentenze delle Corti 
              Supreme, ma anche casi eclatanti e prese di posizione relativi 
              all’applicazione della pena capitale e ai progressi in direzione 
              della sua abolizione. Il rapporto, dedicato al governatore 
              dell’Illinois, George Ryan che nel 2000 ha imposto una moratoria 
              delle esecuzioni, ci consegna subito la notizia di un piccolo 
              progresso: tre stati, Costa d’Avorio, Cile e Malta, hanno deciso 
              di eliminare la pena di morte dai loro ordinamenti. Sale così a 
              123 (sui 195 della Terra) il numero dei paesi abolizionisti a 
              vario titolo: 75 totalmente, 29 di fatto perché non praticano 
              esecuzioni da almeno dieci anni, 14 solo per crimini ordinari, 
              mentre i rimanenti applicano una moratoria in attesa di cambiare 
              la loro legislazione.
 
 Settantadue sono invece i paesi che mantengono la pena capitale, 
              fra cui due fra i due paesi più grandi del globo, gli Stati Uniti 
              e la Cina, che da sola ha praticato oltre la metà delle esecuzioni 
              complessive dell’anno in questione (almeno 1907) e che sembra 
              utilizzare questa via anche per rifornire un macabro mercato di 
              organi da trapianto. Seguono l’Irak di Saddam Hussein, che secondo 
              le fonti ufficiali ha giustiziato 500 persone (ma gli oppositori 
              parlano di circa 2000), l’Iran con 153 esecuzioni, gli Stati Uniti 
              con 85, l’Afghanistan, il Congo, il Pakistan e così via. Le 
              esecuzioni sono frequenti anche nei territori amministrati 
              dall’autorità palestinese. Particolare risalto viene dato alla 
              spettacolarizzazione delle esecuzioni, un avvertimento al resto 
              della comunità anche se i dati non confermano la funzione 
              deterrente della pena di morte. In Cina, ad esempio, dove i 
              condannati vengono condotti in veri e propri tour con cartelli 
              appesi al collo, la criminalità è drasticamente in aumento.
 
 1 marzo 2002
 
 bamennitti@hotmail.com
 
              
              "La pena di morte nel mondo", Rapporto 2001, a cura di Nessuno 
              tocchi Caino, Marsilio, Venezia, 2001, pp. 590. € 14,46   |