| Cucina. Tempo di zeppole dal cuore di 
              crema di Maria Luisa Gualtieri
 
 “Napoli inventò le zeppole tutta l’Italia se ne leccò le dita”. 
              Emanuele Rocco nel Bourcarde propose di erigere un monumento in 
              una piazza di Napoli con questa epigrafe. Per ricordare appunto 
              che l’origine delle zeppole è napoletana: quelle dolci sono 
              tipiche della festa di San Giuseppe, proprio il 19 marzo, quelle 
              salate invece costituiscono uno dei più “sfiziosi” fast-food 
              napoletani di tutto l’anno. A noi oggi interessano le zeppole di 
              San Giuseppe, che è la festa cristiana che si rifà 
              all’antichissima festa pagana della primavera e della vita nuova; 
              le liberalia che il mondo antico celebrava proprio intorno 
              all’equinozio di marzo.
 
 La chiesa ha dedicato a San Giuseppe la festa del 19 marzo, ma ai 
              golosi di tutte le latitudini questa data richiama alla mente 
              vassoi colmi di fragranti profumatissime zeppole, naturalmente le 
              zeppole bignè anche queste dovute all’inventiva di un pasticcere 
              napoletano, don Pasquale Pintauro che presentò la variante con 
              crema il 19 marzo 1840. Fu grande successo e Don Pasquale fu 
              perfino nominato cavaliere da re Ferdinando.
 
 La ricetta delle zeppole che oggi proponiamo viene da una ormai 
              vecchia signora della cucina, una ricetta perciò sicuramente 
              collaudata da generazioni di golosi. Occorrono 250 grammi di 
              farina per dolci, mezzo litro d’acqua, 250 grammi di strutto, 14 
              uova, un pizzico di sale, mezzo cucchiaino di lievito Bertolini. 
              In una casseruola mettere a bollire acqua e strutto con il sale. 
              Quando bolle gettarvi d’un colpo la farina, rigirando 
              energicamente fino a quando non si stacchi dal recipiente; 
              lasciarla intiepidire poi incorporarvi le uova una per volta 
              sempre mescolando fino ad ottenere un impasto liscio e 
              consistente; infine incorporare il lievito. Con una tasca da 
              pasticcere formare delle ciambelline, friggerle nello strutto 
              rigirandole finché saranno gonfie e di colore biondo. Disporle su 
              un piatto da portata, decorarle con crema pasticcera usando una 
              siringa per dolci.
 
 1 marzo 2002
 
 mlgualtieri@hotmail.com
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