I numeri del terrore
di Cristiana Vivenzio
Tutte le cifre e le informazioni sull'attentato dell'undici settembre scorso ne fanno parlare come di un evento da primato. Se di primati si può parlare. Mai prima nella storia un attacco terroristico ha prodotto un numero così alto di vittime, quasi seimila; di nazionalità coinvolte, almeno 47; di soccorritori deceduti "sul campo", oltre trecento. Per la prima volta nella storia sono stati utilizzati aerei di linea per compiere un attentato. Per la prima volta è stato abbattuto un edificio con oltre cento piani. Per la prima volta i media hanno trasmesso le immagini in diretta dell'attacco. Questa è la prima volta in cui viene invocato ed applicato l'articolo 5 del Trattato istitutivo della Nato che prevede l'intervento dei paesi dell'alleanza in difesa di un paese membro attaccato. Il nemico è senza volto ma ha un passato. E quindi un'identità, seppure mutevole.
Dal 1981 al 2000 si sono verificati, in totale 9.176 azioni terroristiche internazionali nel mondo. Una media di 459 ogni anno. Dal 1975 ad oggi sono stati 519 i dirottamenti aerei compiuti. Di questi 103 sono avvenuti nei soli Stati Uniti. L'obiettivo principale degli attentatori è stato principalmente quello di colpire il cuore del capitalismo occidentale. Dal '95 al 2000 in media il 67 per cento degli attentati ha avuto come obiettivo attività imprenditoriali, contro il sette per cento perpetrate contro sedi diplomatiche, appena il 3,5 per cento contro strutture governative. Meno del 2 per cento del totale degli attacchi del terrorismo internazionale ha colpito basi militari.
Dal 1995 al 2000 sono stati 77 gli americani uccisi in attacchi terroristici avvenuti su territorio statunitense. Nello stesso periodo 651 americani sono stati feriti. Il nord America, comunque, registra il più basso numero di atti terroristici. Solo 15 dal '95 allo scorso anno. Il primato negativo è registrato dall'America Latina: oltre 720 gli attentati subiti contro i 608 dell'Europa occidentale. Nel 2000, l'86 per cento degli attentati terroristici contro gli Stati Uniti è avvenuto in America Latina. Il resto in Asia (4,5 per cento), in Europa (3,5 per cento) nel Medio Oriente (1 per cento). Le "classifiche" si invertono quando si contano le vittime. Il numero maggiore di morti in atti di terrorismo si registrano in Asia: 9.713 persone sono decedute dal 1995 al 2000. Poi, il continente africano con 5.379 vittime, il Medio Oriente con 2.190 e l'Europa occidentale con 1.212. I terroristi hanno utilizzato per il 90 per cento dei casi tecniche dinamitarde di attacco. Sequestri di persona, attacchi armati e incendi dolosi costituiscono gli altri "metodi offensivi" dell'azione.
Nel quinquennio '95-2000, i principali attentati terroristici che hanno colpito gli Stati Uniti hanno avuto una matrice islamica. 12 ottobre 2000 nello stato dello Yemen 17 marinai americani muoiono durante un attacco terrorista all'unità "Cole" durante il rifornimento nel porto di Aden. Si sospetta che dietro all'attentato ci sia proprio Osama Bin Laden. 7 agosto 1998. Due auto-bombe devastano le ambasciate americane a Nairobi, in Kenya e a Dar es Salaam, in Tanzania. A Nairobi ci sono 212 morti e 4650 feriti, in Tanzania 11 morti e 72 feriti. Ancora Bin Laden risulta apparire come il maggior indiziato. 25 Giugno 1996: un camion imbottito di esplosivo esplode subito fuori dalle Khobar Towers di Dharan, in Arabia Saudita, 19 morti tra gli uomini dei servizi americani e centinaia di feriti. Indicato come autore dell'attentato sarà il gruppo saudita di Hezbollah. Sempre in Arabia Saudita il 13 novembre 1995 un'autobomba esplode presso il comando militare Usa a Riyadh, Muoiono 5 militari. 26 Febbraio 1993, una bomba esplode nel parcheggio del World Trade Center di New York: 6 morti, più di mille i feriti. Sei militanti islamici, giudicati autori del gesto, vengono condannati all'ergastolo.
Un'ultima notazione fornisce forse meglio di qualunque altra l'entità e la drammaticità di quanto accaduto. Le informazioni di questi giorni parlano di quasi seimila morti negli attentati alle Torri e al Pentagono. La Rivoluzione americana ha contato 4.435 caduti; Pearl Harbor 2.388; il D-Day 4.900; l'offensiva del Tet, durante la guerra del Vietnam, 7.040. Un vero e proprio atto di guerra, se si giudica dalle cifre.
21
settembre 2001
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