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      Regionali 2005, è già tutto deciso. O quasidi Stefano Caliciuri
 [10 feb 05]
 
      Tra il 3 ed il 
      4 aprile saranno quattordici le regioni italiane impegnate nel rinnovo 
      delle cariche elettive. Tranne i residenti nelle cinque a statuto speciale 
      (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e 
      Sicilia) e nel Molise (la legislatura è cominciata a fine 2001), la grande 
      maggioranza degli italiani sarà tenuta a scegliere a quale schieramento 
      destinare la propria fiducia. Per il Governo si tratta quindi di una sorta 
      di verifica che potrebbe fornire utili indicazioni in attesa delle 
      politiche del 2006. Per offrire un panorama dettagliato di tutti i 
      candidati a presidente del Polo bisognerà attendere l’inizio della 
      prossima settimana, ovvero quando sarà stata stabilita l’intesa di 
      coalizione anche in Toscana, Emilia Romagna, Marche, Basilicata e 
      Campania.
 Piemonte
 La massima poltrona di Palazzo Lascaris è contesa da Enzo Ghigo 
      (governatore uscente, due mandati alle spalle) e Mercedes Bresso 
      (Democratici di Sinistra). Il programma attuato da Ghigo in questi ultimi 
      cinque anni ha teso essenzialmente a proiettare a livello internazionale 
      l’immagine del Piemonte, obiettivo raggiunto con l’assegnazione delle 
      Olimpiadi invernali 2006. Ulteriore prestigioso incarico è da vedersi 
      nella presidenza della Conferenza dei Presidenti di Regione, ruolo che 
      occupa dal 2000. Mercedes Bresso, dopo l’esperienza decennale alla guida 
      della Provincia di Torino è stata eletta al parlamento europeo; è 
      sostenuta da tutte le forze di centrosinistra, Rifondazione compresa. I 
      sondaggi danno lievemente favorito Enzo Ghigo, con una percentuale vicina 
      al 52 per cento.
 
 Lombardia
 Roberto Formigoni (Forza Italia), giunto allo scadere del suo secondo 
      mandato, si presenta agli elettori con una coalizione che unisce tutte le 
      forze del Polo, nonostante in un primo momento la Lega Nord aveva 
      dichiarato la propria volontà di concorrere in solitaria. Spetterà 
      all’imprenditore Riccardo Sarfatti (Ds) il (disperato) tentativo di 
      togliere dalle mani del centro-destra quello che è considerato un feudo a 
      dir poco blindato, come dimostrano gli ultimi sondaggi effettuati che gli 
      assegnerebbero poco meno del 65 per cento dei consensi.
 
 Veneto
 Anche per Giancarlo Galan (Forza Italia) si tratta della terza campagna 
      elettorale da governatore regionale. Il suo obiettivo è di dare continuità 
      al proprio operato grazie ad un concreto programma federalista, attuato 
      soprattutto in materia di scuola e sanità. Galan dovrà vedersela contro 
      Massimo Carraro, esponente della dirigenza locale dei Democratici di 
      Sinistra, già europarlamentare. Il suo maggior punto di debolezza è 
      l’esser sostenuto da dodici liste: ha già annunciato, infatti che in caso 
      di vittoria dovrà garantire a tutti i simboli almeno un posto nella giunta 
      regionale. I sondaggi danno in vantaggio Giancarlo Galan.
 
 Liguria
 In Riviera lo sfidante del governatore uscente, l’imprenditore Sandro 
      Biasotti, sarà l’ex ministro diessino Claudio Burlando. Una sfida che 
      metterà a confronto l’esperienza gestionale e manageriale di Biasotti, 
      maturata oltre che nei cinque anni di governo anche nella vita 
      professionale come direttore di una catena di concessionarie esclusive di 
      automobili, alla rigidità e alle gerarchie degli apparati di partito. 
      Secondo una recente indagine, nonostante le ultime amministrative abbiano 
      consegnato molti sindaci al centrosinistra, in Regione Biasotti sarebbe 
      ancora in vantaggio.
 
 Toscana
 La regione più rossa del centro-Italia non dovrebbe riservare sorprese ed 
      il centrosinistra si affida al governatore uscente Claudio Martini. Nel 
      centrodestra, invece, vi è ancora qualche dubbio sul nome dello sfidante. 
      La candidatura dovrebbe essere appannaggio di Forza Italia (secondo la 
      regola che prevede la spartizione con An di Toscana e Emilia Romagna), 
      nella figura di Alessandro Antichi; se invece i due maggiori partiti del 
      Polo dovessero decidere di scambiarsi i ruoli, la proposta di Alleanza 
      Nazionale dovrebbe essere Riccardo Migliori.
 
 Emilia Romagna
 Il presidente uscente Vasco Errani (Ds) non dovrebbe avere problemi a 
      vincere nella regione feudo della sinistra. Ma la scelta del centrodestra 
      ricaduta sul candidato Carlo Monaco, ex assessore all’edilizia popolare 
      del comune di Bologna nella Giunta Guazzaloca, potrebbe contribuire a 
      strappare agli avversari una buona quantità di consensi.
 
 Umbria
 E’ l’unica Regione italiana ad essere governata da una donna: la diessina 
      Rita Lorenzetti. Per mantenere il primato, ad aprile dovrà battere la 
      concorrenza di Pietro Laffranco (An), 34 anni, il candidato a presidente 
      più giovane d’Italia. Avvocato, ha alle sue spalle già una legislatura da 
      consigliere regionale. I sondaggi darebbero in vantaggio il presidente 
      attualmente in carica.
 
 Lazio
 E’ forse la sfida più equilibrata d’Italia. Francesco Storace (An), dopo 
      aver spodestato nel 2000 Piero Badaloni, dovrà vedersela ora con un altro 
      giornalista dell’apparato Rai e con un altro Piero: il Marrazzo di “Mi 
      manda Rai 3”. Probabilmente l’esito sarà giocato sulla manciata di voti, 
      anche se dalla parte di Storace giocano il varo del nuovo Statuto 
      Regionale “al femminile” (un terzo dei futuri assessori dovranno essere 
      donne) e l’attuazione di numerosi programmi di scambio commerciale con le 
      imprese estere. Anche se di poco, Storace in questi giorni è in testa ai 
      sondaggi.
 
 Marche
 Il presidente Vito D’Ambrosio (Ds) non sarà più ricandidato ed anche per 
      questo il centrodestra sta cercando un nome forte da presentare contro 
      Gianmario Spacca, proposto della Gad in quota Margherita. Figura che, dopo 
      l’ipotesi sfumata di Mario Baldassarri (An), è stata identificata in 
      Francesco Massi Gentiloni Silveri, già consigliere regionale in quota Cdu.
 
 Abruzzo
 Giovanni Pace (An), presidente uscente, ha dalla sua cinque anni di 
      esperienza amministrativa. Il centrosinistra ha però presentato un 
      personaggio ben radicato sul territorio con alle spalle una lunga 
      militanza sindacale e partitica: si tratta del socialista Ottaviano Del 
      Turco. La conferma dell’incertezza che regnerà sino al termine dello 
      scrutinio giunge anche dai sondaggi che danno i due candidati praticamente 
      alla pari.
 
 Campania
 Lo sfidante del governatore uscente Antonio Bassolino (Ds), dopo la 
      rinuncia di Antonio D’Amato, ex presidente di Confindustria, è stato 
      ufficializzato nella persona di Italo Bocchino, senatore di Alleanza 
      Nazionale. Un nome forte che probabilmente sarà in grado di catturare 
      anche le preferenze che derivano dalla tre forze dell’estrema destra.
 
 Puglia
 E’ stata la Regione di cui negli ultimi tempi si è maggiormente parlato e 
      nella quale durante le elezioni primarie del centrosinistra si è consumata 
      la sorprendente sconfitta del rutelliano Francesco Boccia (sostenuto da 
      tutti i partiti) a favore del comunista Nichi Vendola (appoggiato dalla 
      sola Rifondazione). Sarà quindi quest’ultimo l’avversario di Raffaele 
      Fitto (Forza Italia), governatore uscente della Regione. Viste le 
      caratteristiche, sia personali che politiche, dei due candidati, la Puglia 
      si presenta come una delle realtà dall’esito più interessante. A favore di 
      Fitto: la realizzazione del nuovo Statuto regionale, la riforma sanitaria 
      ed elettorale con l’abolizione del listino, il radicamento sul territorio. 
      Vendola probabilmente potrebbe avere dei vantaggi sull’onda delle 
      amministrative dell’anno passato.
 
 Basilicata
 L’esponente della Margherita Vito De Filippo, già presidente del Consiglio 
      regionale, sarà sfidato da Cosimo Latronico, centrista, nome individuato 
      dopo lunghe trattative tra le forze della coalizione di centrodestra e che 
      ha saputo mettere d’accordo Berlusconi, Buttiglione e Calderoli
 
 Calabria
 Giuseppe Chiaravalloti (Forza Italia) non sarà più ricandidato. Al suo 
      posto il centrodestra ha scelto un altro azzurro: l’editore Sergio Abramo, 
      sindaco di Catanzaro, che se la dovrà vedere con Agazio Loiero (Margherita). 
      Tra le priorità non procrastinabili dal governatore vi sarà la questione 
      legata all’assunzione delle guardie forestali.
 
      
      10 febbraio 2005
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