Salone: “Una nuova classe dirigente per la Sicilia”
intervista di Domenico Naso
[24 mag 06]

Christian Salone, 25 anni, è sicuramente uno dei più giovani candidati alle prossime elezioni provinciali. Corre per un seggio al consiglio a Trapani nelle liste di Forza Italia. Proviene dall'esperienza del Circolo Giovani, l’associazione politico-culturale fondata dal senatore Marcello Dell’Utri e che è nata per diventare la fucina della classe dirigente del futuro. Un giovane di Forza Italia in Sicilia, dunque. Si tratta senza dubbio di un connubio di caratteristiche particolarmente interessanti. Nonostate il fortissimo consenso di voti nell’isola, il partito azzurro sembra voler puntare comunque sui giovani. Salone è uno di loro e ce la sta mettendo tutta per riuscire nell’impresa.

In un quadro non certo incoraggiante per l'iniziativa politica dei giovani che senso ha per te una candidatura alle elezioni? Con che spirito e con quali obiettivi un giovane come te si affaccia alla politica?

Indubbiamente il periodo politico che stiamo vivendo dopo le consultazioni nazionali ha portato uno stato di assoluta incertezza e cambiamento all’interno dei partiti della Cdl e particolarmente in Forza Italia. Purtroppo un dato incontrovertibile è emerso dai risultati elettorali delle scorse politiche, cioè che circa trecentoventimila giovani in più, dai diciotto ai ventiquattro anni, hanno votato a sinistra. Perciò lo spirito con cui mi accingo a partecipare a questa competizione elettorale è unicamente rivolto a dare la possibilità a questi giovani di essere rappresentati da un loro coetaneo, il diritto di avere un’alternativa a quell’“essere di sinistra” che purtroppo porta molti giovani a fare una scelta di campo solo perché “è di moda”.

Cosa si può fare, all'interno della Casa delle Libertà, per dare maggior spazio alle nuove generazioni? Un ringiovanimento della classe politica quali conseguenze potrebbe causare?

Sicuramente a nulla, perché un ringiovanimento della classe politica che non fosse accompagnato da un percorso formativo mirato all’innalzamento della coscienza morale e sociale del ruolo ricoperto, porterebbe ad avere dei giovani destinati a ricalcare le orme dei vecchi politici rimpiazzati. Dunque sì al cambio generazionale, ma che non siano i “figli” degli stessi politici a sostituirli, bensì giovani formati ad hoc e che soprattutto non abbiano perso quella forza che ci contraddistingue: l’entusiasmo.

Le amministrazioni locali possono essere una buona palestra per formare una nuova classe dirigente? In che modo possono contribuire alla nascita di un nuovo modo di fare politica?

Le amministrazioni locali possono rappresentare la parte pratica di una sorta di “Ginnasio” per i giovani politici italiani, i quali dovranno tuttavia studiare anche la parte teorica. Il loro bagaglio culturale sarà rappresentato dal modo di comunicare, dalla capacità di intavolare strategie politiche, dalla tenacia con cui si seguono i propri ideali.

La Sicilia è uno dei feudi del centrodestra. Da cosa deriva questo attaccamento dei siciliani alla Casa delle Libertà? E cosa bisogna fare per non perdere questo importante patrimonio politico?

La Sicilia, a mio avviso, è una terra dove il senso di appartenenza è fortemente radicato in ogni cittadino, dove da sempre sono esistiti “uomini guida” che si sono fatti carico delle sorti dell’isola. Il successo della Cdl, ed in particolar modo di Forza Italia, è da attribuire soprattutto alla presenza nel suo interno di diverse figure autorevoli che fungono da guida per molti siciliani. Mi rammarico nel dover ammettere che attualmente Forza Italia in Sicilia non ha ancora raggiunto quella coesione tra le forti individualità che la caratterizzano, in modo tale da permettere al partito stesso di sopravvivere ad eventuali defezioni di alcune sue componenti. Concludo dicendo che, secondo il mio parere di “giovane politico”, soltanto creando una nuova classe dirigente forte e coesa, che sappia portare a compimento un progetto politico condiviso da tutti i suoi componenti, si potrà guardare con fiducia al futuro della Cdl in Sicilia. Investiti di questa missione non devono essere soltanto i giovani ma anche le personalità più importanti della Casa delle Libertà come stanno facendo, ad esempio, il sen. Marcello Dell’Utri con il Circolo Giovani e, nella Provincia di Trapani, il sen. Antonio D’Alì.

24 maggio 2006


I blog di Ideazione

The Right Nation
Walking Class
1972
Le guerre civili
I love America
Regime Change
Krillix
Mattinale
JimMomo



Network
italiano


















Network
internazionale