| 
              Aristocrats, una soap in costumedi Renato Tubére
 
 Esiste ancora una televisione che intrattiene in modo istruttivo e 
              non banale lo spettatore medio, al riparo da stucchevoli cadute di 
              stile, sulla storia di un paese a noi così tradizionalmente 
              lontano come il Regno Unito? Sembrerebbe proprio di sì. Ogni sera 
              dal lunedì al venerdì, a partire dalle 22,40 per tre quarti d’ora, 
              da un paio di settimane va in onda su RaiSat Premium, canale 
              digitale di Sky Tv, lo splendido sceneggiato “Aristocrats”. Girato 
              dalla Tv irlandese e dalla Bbc, mostra le vicende di quattro 
              sorelle, nate da una famiglia dell'alta aristocrazia inglese, 
              durante la seconda metà del Settecento.
 
 Quattro donne tra loro diversissime che hanno ciascuna 
              un'esistenza straordinaria, sono intelligenti e assai più libere 
              nel comportamento di quanto saranno le loro nipotine 
              nell'incipiente Ottocento, perché figlie dell'età dei Lumi. Nei 
              loro dialoghi già avvertiamo le inquietudini del Romanticismo, il 
              culto del sentimento, la lezione liberatoria di Jean Jacques 
              Rousseau, che infatti finirà per incrociare le loro esistenze. Tre 
              di loro, come le eroine dei romanzi da loro amati, gettano alle 
              ortiche le convenzioni della società per ragioni di cuore.
 
              La maggiore, Caroline, scappa di casa per sposare Henry Fox, 
              politicante ambizioso destinato a una brillante carriera. La 
              seconda Emily, rimasta vedova di un ricchissimo duca irlandese, 
              sposerà l'istitutore dei suoi figli, mentre la minore, la 
              bellissima Sarah, dapprima viene corteggiata dal principe 
              ereditario, il futuro Giorgio III. Sfumato il matrimonio che 
              avrebbe reso lustro alla sua casata, Sarah è costretta dalla 
              famiglia a sposare un uomo che non ama, ma lo abbandona con grande 
              scandalo dei benpensanti per un affascinante aristocratico, quindi 
              lascia anche lui per maritarsi ad un povero ufficiale, col quale 
              darà vita ad una prestigiosa dinastia militare. Tutte sapranno 
              però temperare il loro anticonformismo con un attaccamento alla 
              famiglia e al proprio paese e un senso della responsabilità 
              sociale e culturale del proprio rango che impediranno allo 
              scandalo di rovesciare il loro equilibrio personale e la solidità 
              dei Lennox: doti particolarmente evidenti nella quarta sorella, 
              Louise, modello di paternalismo illuminato, tolleranza religiosa, 
              filantropia.  
              Dei loro figli, due saranno protagonisti della storia del loro 
              paese: Charles James Fox, il grande statista liberale che concluse 
              la pace con le colonie americane e si batté a favore della Francia 
              repubblicana e di Napoleone, e Edward Fitzgerald, martire 
              dell'idea repubblicana irlandese. Lo sceneggiato va visto con lo 
              stesso spirito con cui si osserva una telenovela brasiliana, 
              ammirando l’assoluta bellezza dei costumi, delle scene girate 
              negl’interni o nei favolosi giardini dei maestosi manieri inglesi 
              ed irlandesi con maestria ed accuratezza tutta britannica. 
              
              23 marzo 2004
 |