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      Il cimitero dei libri dimenticatidi Carlo Roma
 
 A Barcellona, perso nei vicoli bui del Barrio Gotico, c’è un luogo chiuso 
      agli sguardi indiscreti in cui vengono conservate storie interrotte, 
      esperienze di vite lontane e mozzafiato. Sembra che sia abbandonato a se 
      stesso, lontano dal clamore del traffico intenso e costante della grande 
      metropoli. E’ un posto conosciuto soltanto da pochi appassionati, 
      frequentato in modo quasi clandestino dai cultori di antichità, appartato 
      e silenzioso. Si tratta del magazzino delle parole solitarie, simile ad un 
      labirinto di oggetti impolverati ed arrugginiti, dove vengono accumulati i 
      volumi fuori mercato da anni che nessuno leggerà più e di cui nessuno 
      intende prendersi carico. Il “Cimitero dei Libri Dimenticati”, questo è il 
      nome del fantomatico deposito, è custodito da un uomo segnato dalle 
      sofferenze di un’esistenza difficile, affrontata sempre a viso aperto con 
      grande dignità e coraggio.
 
      Un anziano 
      piuttosto malconcio che si nasconde nelle viscere della sua amata dimora e 
      che ne incarna forse il volto più intenso ed indimenticabile. Da questo 
      immenso tesoro di ricordi di carta, realizzato grazie all’attività di 
      un’umanità varia e composita, ha inizio l’avventura di Daniel Sempere, il 
      protagonista principale de “L’ombra del vento”, il romanzo d’esordio nella 
      narrativa per adulti dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafon. Appena 
      undicenne, figlio di un libraio ed orfano di madre, morta di colera 
      durante la guerra civile di Spagna, Daniel ama i libri ed è capace di 
      immergersi interamente nelle lunghe ed affascinanti vicende che vi si 
      trovano sparse fra le righe. Il padre, in un giorno caldo e grigio 
      dell’estate del 1945, lo conduce proprio verso il Cimitero dei Libri 
      Dimenticati. 
 E’ arrivato il tempo di introdurre il ragazzo, già maturo e pronto a 
      scoprire i segreti della sua città, in questo regno silenzioso, abitato da 
      voci lontane, solo in apparenza rarefatte ed impalpabili. “Daniel, quello 
      che vedrai oggi – gli spiega il padre, prima di farlo entrare negli 
      ambienti angusti e oscuri del locale – non devi raccontarlo a nessuno. 
      Neppure al tuo amico Tomas. A nessuno”. Gli occhi di Daniel sono attirati 
      dagli scaffali sui quali sono accatastati, in un certo disordine, 
      centinaia di libri ciascuno dotato di un’anima. Tanti fogli ingialliti 
      intorno ai quali si muove febbrilmente un piccolo gruppo di librai 
      antiquari. “La tradizione vuole che chi viene qui per la prima volta deve 
      scegliere un libro ed adottarlo – continua a spiegargli il padre. Il libro 
      su cui si ferma l’attenzione di Daniel è stato scritto da un autore 
      sconosciuto, un tale Julian Carax, del quale si sono smarrite le tracce. 
      Chi è, dunque, Julian Carax? Cosa si nasconde dietro la sua opera 
      letteraria? Per quale ragione i suoi lavori sono stati consegnati 
      all’oblio? Un dato è certo. Il libro finito nelle mani del giovane 
      catalano è sopravvissuto ad una rimozione che ha investito tutta la 
      produzione del suo autore. La furia cieca che l’ha dispersa, ed è questo 
      un punto oscuro che tocca anche la fine di Julian Carax, ha aperto una 
      lunga stagione di peripezie e di rancori profondi ed inestinguibili 
      sfociati in una serie di tragici lutti.
 
 Daniel si rende subito conto di trovarsi di fronte ad un mistero che lo 
      avvince e lo inquieta ed al quale legherà per molti anni la sua 
      giovinezza, le sue speranze ed i suoi sogni. Fin dalle sue prime mosse, 
      infatti, egli non esita a risalire la corrente alla ricerca della chiave 
      che gli svelerà le vicende che hanno impresso, nel volto di Julian Carax, 
      tristezza e fatica, sofferenza ed incomprensione. Un artista destinato a 
      fuggire e a lasciarsi dietro alle spalle un amore dolce e tormentato, un 
      sentimento fortissimo e davvero immortale. Eccoci, allora, di fronte 
      all’immagine di uno scrittore sfortunato con un cuore pulito, considerato, 
      però, dai suoi avversari come un maledetto da eliminare. Un romanziere 
      intorno al quale ruotano personaggi ingenui, votati alla bontà ed al 
      rispetto, osteggiati da uomini torbidi, capaci di uccidere con sadismo e 
      di sporcarsi le mani con il sangue di cittadini spagnoli massacrati nelle 
      carceri del regime. E’ il caso del terribile ispettore Fumero, 
      irreprensibile funzionario di polizia che deve la carriera alla sua 
      capacità di montare sul carro del vincitore e di utilizzare, con 
      dimestichezza e spavalderia, l’arma della violenza e della tortura.
 
      In realtà 
      Zafon lascia che il bene ed il male corrano su binari paralleli. 
      L’atmosfera cupa che cade sulla Spagna durante la guerra civile allunga la 
      sua ombra di morte fino a raggiungere anche i primi anni della dittatura 
      franchista. Daniel compie le sue ricerche in una Barcellona fascinosa, in 
      bilico fra un clima sospeso ed il desiderio di scrollarsi di dosso il 
      sospetto e la repressione. Entra in palazzi nobili disabitati, si 
      introduce in ospizi alla caccia di informazioni preziose, e conosce la 
      saggezza di uomini navigati. In questo senso Fermin Romero, incontrato 
      casualmente nel corso di una escursione notturna, rappresenta forse il 
      prototipo dell’eroe positivo, dotato di alti valori morali, brillante e 
      leale. Il grande successo che ha premiato Zafon deriva dalla capacità di 
      costruire un intreccio nel quale convivono in modo armonioso tutti gli 
      ingredienti con cui irretire ed interessare. L’amore, il mistero, 
      l’ambiente gotico, il romanzo di formazione, amalgamati da una fitta rete 
      di dialoghi serrati, regalano al lettore il piacere di immergersi in un 
      mondo di fantasia dai contorni sfumati. Non è un caso, d’altra parte, che 
      “L’ombra del vento”, abbia venduto in tutta Europa oltre un milione di 
      copie.  
      
      11 ottobre 2004 
      
      crlrm72@hotmail.com
 “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafon; Mondadori; 18 euro; 438 pagine
 
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