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		Alla scoperta dei vini del Suddi Franco Ziliani
 [20 nov 04]
 
 Va salutata con grande favore l’iniziativa del giornalista Luciano 
		Pignataro, autore della “Guida completa dei vini della Campania” 
		(Edizioni dell'Ippogrifo info@edizionidellippogrifo.it), di entrare nel 
		web con un suo sito dedicato ai vini e alla gastronomia del Meridione 
		d’Italia, visitabile all’indirizzo www.lucianopignataro.it. L'iniziativa 
		si propone come una sorta di archivio pubblico, continuamente 
		aggiornato, ricco di informazioni utili e di indicazioni su tutto quanto 
		riguarda i vini, la viticoltura, l’enologia, ma anche le produzioni 
		alimentari delle regioni meridionali, Campania in particolare, ma anche 
		Puglia, Calabria e Basilicata. Concepito come un wine blog dotato di una 
		grafica semplice ed essenziale che non concede nulla all’occhio, ma 
		facilita la navigazione da parte del visitatore goloso, il sito 
		Internet, che si presenta con lo slogan di “Tutti i colori e i sapori di 
		Napoli e del Sud da bere, da mangiare, da scrivere e da leggere”, è 
		articolato in diverse sezioni, che vanno da una ricca presentazione di 
		varietà di vini, sino ai luoghi più suggestivi da visitare.
 
 In totale sono quattordici le sottocartelle a cui è possibile accedere 
		per ottenere ulteriori informazioni. Luciano Pignataro è però presente 
		non solo sul web ma anche nelle librerie, grazie all’opera “Carta dei 
		vini della Campania e della Basilicata 2004” (284 pp. 14 euro), ovvero 
		una personale e meditata selezione di 225 vini (bianchi, rossi, rosati, 
		spumanti e passiti), espressione di 20 vitigni autoctoni del Sud, 
		proposti da 140 produttori diversi. Partendo dagli spumanti, oggetto di 
		un apposito capitolo e poi procedendo dapprima in Campania, poi in 
		Basilicata, varietà per varietà, prima attraverso le uve bianche, 
		dall’Asprinio al Biancolella sino al quasi sconosciuto Pallagrello, poi 
		viaggiando tra i vitigni a bacca rossa, dall’Aglianico sino al Primitivo 
		e allo Sciascinoso, sino ad arrivare ai vini dolci e da meditazione, 
		passando poi alla Basilicata, patria del grande Aglianico del Vulture, 
		Pignataro delinea una mappa attenta, curiosa, mai scontata, delle sue 
		predilezioni enoiche.
 
 Lo fa dedicando ad ogni vino scelto una scheda ben raccontata e 
		discorsiva, con tutti i dettagli utili sul produttore, fornendo di ogni 
		vino la fascia di prezzo, le caratteristiche, il tipo di affinamento e 
		qualche idea per gli abbinamenti a tavola. Un libro quasi perfetto, che 
		ha il pregio di proporre come “vini del cuore” 15 varietà praticamente 
		indiscutibili ma si ostina a sentire come grandi il Montevetrano 1993, 
		il Terra di Lavoro 1997 e il Vigna Camarato 1997 di Villa Matilde. Se 
		viaggiate per la Campania e la Basilicata questo libro non può mancare 
		al vostro seguito, anche per l’utile appendice dedicata agli agriturismi 
		del vino e ai migliori wine bar delle due regioni.
 
 20 novembre 2004
 
 bubwine@hotmail.com
 
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