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        La ritrovata nobiltà del Montepulcianodi Franco Ziliani
 [09 feb 05]
 
 Il Vino Nobile di Montepulciano ha finalmente trovato la sua strada. 
        Primo esempio di prodotto italiano a potersi fregiare della Docg (24 
        anni orsono), dopo aver vissuto una fase “sperimentale” negli anni 
        Novanta, sembra oggi aver imboccato senza esitazioni una via della 
        riconoscibilità e dell’equilibrio senza forzature, della consistenza 
        abbinata all’eleganza. Il merito è da ricercarsi nell’ottima annata 2001 
        ma, soprattutto, in una presa di coscienza del fatto che non era più 
        possibile né serio continuare a produrre vini che nel migliore dei casi 
        si mantenevano rustici, ruspanti, un po’ grezzi, a causa di pratiche di 
        cantina un po’ alla buona e dell’uso di botti che cedevano sgradevoli 
        aromi, culminando nella confusione assoluta nel caso in cui, degustati 
        alla cieca, potevano essere scambiati, a causa dell’eccesso di legno 
        nuovo (ovviamente piccolo, alias barrique) e del contributo di altre uve 
        (sempre le solite), per vini di una qualsiasi provenienza ma non toscani 
        o poliziani.
 
 Forse anche per merito dei chiari segnali del mercato e di un 
        consumatore non più disposto a farsi bellamente buggerare, le aziende 
        hanno capito che la ricreazione è finita e che, se proprio vogliono 
        continuare a baloccarsi e sperimentare con Merlot, Syrah, Cabernet 
        Sauvignon, è molto meglio che lo facciano proponendo questi vini 
        “innovativi” come Igt, lasciando il Prugnolo unico protagonista del Vino 
        Nobile, talvolta supportato da percentuali di varietà toscane quali 
        Colorino, Mammolo, Canaiolo. Oggi é più facile, rispetto al recente 
        passato, imbattersi nella splendida località collinare toscana (1270 
        ettari vitati d’estensione, 301 produttori e 65 imbottigliatori di cui 
        ben 57 soci del Consorzio, una produzione media intorno ai cinque 
        milioni di esemplari), in bottiglie di Vino Nobile, sia versione annata 
        che versione riserva, che possano compiutamente soddisfare il gusto 
        dell’appassionato più esigente.
 
 Emergono outsider, aziende storiche riacquistano smalto, grandi case 
        perfezionano il loro approccio al terroir di Montepulciano, ma i valori 
        classici rimangono invariati. L’azienda che negli ultimi anni sembra 
        aver spiccato il salto qualitativo più elevato, anche partendo da basi 
        piuttosto alte, è una realtà posta nel cuore di Montepulciano, e 
        composta da ben quattro unità produttive, Martiena, Bossona, La 
        Ciarliana, La Piaggia, che per esposizione e composizione del terreno 
        hanno un ruolo importante nell’area del Nobile. Composta da circa 36 
        ettari vitati, grazie a rese medie piuttosto contenute non produce più 
        di 80 mila bottiglie di Vino Nobile: 13 mila di Riserva nelle migliori 
        annate, 60 mila di Rosso di Montepulciano, ed una piccolissima quantità 
        di un vino dove il Sangiovese si sposa a Syrah, Cabemet Sauvignon e 
        Petit Verdot. Un’azienda che ha fatto dell’eleganza, della finezza, 
        dell’armonia il proprio marchio distintivo, grazie anche alla cura di un 
        enologo di grande serietà e classe come Niccolò D’Afflitto.
 
 Due i Vino Nobile di Montepulciano prodotti: il base o annata, che vede 
        il Prugnolo gentile dialogare con percentuali ridotte di Canaiolo nero e 
        di Mammolo, e la riserva Bossona, prodotta solo nelle grandi annate che, 
        inizialmente ricavata dalle stesse uve, nelle ultime uscite ha visto il 
        Prugnolo gentile ergersi al rango di solista, dalla voce chiara, 
        argentina e ben riconoscibile. Un vino prodotto con meticolosa pazienza, 
        lasciandogli il tempo di affinarsi lungamente (36 mesi) non in barrique, 
        ma in botti di rovere di Slavonia da trenta ettolitri, con una 
        macerazione di oltre i venti giorni, che consente di spremere dalle uve 
        tutto quanto di buono, e di nobile hanno da regalare. Raramente anche in 
        un Brunello di Montalcino si può trovato tanta raffinatezza 
        aristocratica ma comunicativa e non algida, un carattere peculiare 
        inimitabile, unico, finissimo, pieno di sfumature e di sottigliezze, di 
        chiaroscuri e mezzetinte sussurrate.
 
 Il vino si propone con uno splendido colore rubino violaceo di bella 
        profondità, viscoso nel bicchiere, dove si dispone sinuoso con una 
        bellissima unghia violacea viva fresca e continua a raccontarsi con un 
        naso di assoluta finezza, denso, caldo, avvolgente, dolcissimo e 
        vellutato, dapprima con ciliegia, prugna, liquirizia a dominare e poi 
        con note di lilium, gladiolo, viola, terra, di perfetta morbidezza, 
        suadente, terroso senza alcuna interferenza da parte di un legno 
        variegato, aereo nel suo aprirsi sino a comporre una esaltazione 
        assoluta della mineralità e della florealità del Sangiovese. In bocca si 
        apprezza la materia, ricca, strutturata, densissima, ampia e terrosa, 
        larghissima e fitta senza spigoli, con un sostegno tannico formidabile 
        che costituisce l’impalcatura di un frutto masticabile, ma salvaguardato 
        da una grande freschezza, un perfetto bilanciamento tra acidità, frutto, 
        alcol e tannini, che regala una lunghissima persistenza e lunghezza. Un 
        vino di grandissima personalità e carattere saldo, con un finale giocato 
        tra il minerale ed il terroso che scandisce la freschezza, la 
        giovinezza, il potenziale di evoluzione. Con vini così, la “nobilitate” 
        del Nobile di Montepulciano non è più una parola, ma diventa cosa fatta.
 
 Azienda agricola Dei Villa Martiena - 53045 Montepulciano (Siena)
 Tel. +39 0578 716878 - Fax +39 0578 758680 -
 Internet:
		
        www.cantinedei.com 
        - E-mail: 
        info@cantinedei.com
 Prezzo: 18-20 euro in enoteca
 
 9 febbraio 2005
 
      
      bubwine@hotmail.com
		 
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