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        A lezione dal 
        
        Corano antisemitadi Cristina Missiroli*
 [24 mag 05]
 
 Si chiama “Il complotto ebraico. L'antisemitismo arabo da Maometto a Bin 
        Laden”. E’ l’ultimo libro di Carlo Panella appena uscito in libreria per 
        i tipi di Lindau. Un volumetto che ha il pregio di far piazza pulita del 
        politicamente corretto, di ripercorrere la lunga storia 
        dell’antisemitismo di stampo musulmano.
 
 Quest’ultimo libro ha due facce: quella del pamphlet iniziale (una 
        quarantina di pagine dure senza scadere nell’invettiva). E quella del 
        saggio documentato, con tanto di allegati in appendice. Scoprirete cosi 
        che: 1) non è vero che l’Islam sia sempre stato tollerante verso gli 
        ebrei. Al contrario la sua storia è un susseguirsi di pogrom a partire 
        dal 700. 2) Non è vero che l’antisemitismo dilagante oggi nei paesi 
        musulmani sia causato dalla nascita dello stato di Israele. E’ una 
        storia vecchia che inizia con Maometto, più di mille anni prima del 
        ritorno degli ebrei in terra santa. 3) Non è vero che l’antisemitismo 
        sia stato esportato nei paesi arabi dalla cristianità, ma è piuttosto 
        vero il contrario. Che poi i cristiani siano stati ottimi allievi, è 
        tutta un’altra questione.
 
 Ma soprattutto il libro di Panella ha il merito di portare 
        all’attenzione dei lettori distratti una serie di “banalità” che 
        dovrebbero far riflettere. Una di queste banalità sta nel commento al 
        Corano più venduto e diffuso in Italia, a cura di Hamza Roberto 
        Piccardo, segretario nazionale dell’Ucoii, la più grande organizzazione 
        musulmana italiana, che si muove nell’alveo culturale dei Fratelli 
        Musulmani (come la consorella Uoif, la più grande in Francia). Su quel 
        Corano si formano le giovani generazioni dei musulmani italiani. Da quel 
        Corano prendono spunto gli Imam che predicano in Italia. Quel Corano 
        porta la prefazione di uno storico di gran nome, Franco Cardini, ed è 
        edito da una grande casa editrice, la Newton & Compton. Quel Corano 
        contiene le frasi razziste che pubblichiamo di seguito e che 
        appartengono alla peggiore tradizione antisemita. Giudicate voi se non 
        sono inquietanti. Giudicate voi se è giusto che nessuno dica una parola 
        al riguardo.
 
 “I politeisti contavano su una quinta colonna all’interno di Medina, 
        formata da arabi ipocriti e dai componenti del clan ebreo dei banù 
        Quraydha che avrebbero dovuto attaccare alle spalle i difensori del 
        fossato”.
 
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 “Ebrei e cristiani adoperavano contro i musulmani false conversioni 
        seguite da clamorose apostasie per confondere le menti dei musulmani 
        meno dotati intellettualmente e con fede ancora incerta”.
 
 ***
 
 “Nella loro prassi commerciale, gli ebrei consideravano, e tuttora 
        considerano del tutto lecito, l’inganno e la truffa nei confronti dei 
        non ebrei”.
 
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 “E’ grazie a queste falsificazioni che la gran parte del popolo di 
        Israele è diventato il campione di quella doppiezza morale in base alla 
        quale nei confronti dei non ebrei è accettabile e impunita qualsiasi 
        nefandezza, mentre la rettitudine morale è un obbligo soltanto verso i 
        correligionari”.
 
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 “Ai Figli di Israele i quali sapevano bene che la missione di cui 
        Muhammad era stato incaricato era davvero profetica, ma non lo volevano 
        ammettere per ragioni razziali e di potere”.
 
 ***
 
 “Rinnegando i tesori dello spirito in cambio delle ricchezze di questo 
        mondo, i Figli di Israele fecero una scelta miope e meschina; ingrati 
        verso il loro Signore, furono condannati a esercitare nel corso dei 
        secoli quella funzione antitradizionale e reietta che ha procurato loro 
        tante peripezie e dolore”.
 
        
        24 maggio 2005
 missiroli@opinione.it
 
        * 
        Cristina Missiroli è la titolare del blog 
        
        
        Krillix 
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