| Libertà e identità nella Magna Europa di Beatrice Mauri
 
 L'Euorglobal come risposta al no global; in altre parole la 
        globalizzazione vista come opportunità per affermare le identità e le 
        libertà declinate in tutti i loro aspetti. Questa è, in estrema sintesi, 
        la tesi del saggio "Euroglobal" di Adolfo Urso, giornalista e 
        viceministro delle Attività produttive con delega al Commercio estero, 
        edito da Marsilio e presentato il 18 giugno a Roma dalla Fondazione 
        Ideazione. Nella prestigiosa sala Capranica, si è tenuto un dibattito 
        introdotto dal presidente della Fondazione Ideazione Domenico Mennitti e 
        moderato dal giornalista Carlo Fusi del Messaggero, al quale sono 
        intervenuti, insieme all'autore, il presidente di Alleanza Nazionale e 
        vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini e il segretario dei Ds 
        Piero Fassino, già sottosegretario agli Esteri nel governo Dini.
 
 Il dibattito ha affrontato i temi più caldi della politica europea e 
        della globalizzazione. Gianfranco Fini, fresco della chiusura dei lavori 
        della Convenzione europea, si è dichiarato convinto che le identità 
        usciranno valorizzate dal processo di integrazione e riunificazione 
        europea che è in atto. L'Unione europea oggi, soprattutto dopo 
        l'introduzione dell'euro, rappresenta una forte realtà economica. La 
        sfida è quella di farla diventare anche un soggetto politico, promotore 
        in tutto il mondo di una identità europea. Il cosiddetto demos europeo, 
        ha sottolineato Fini, è oggi ancora in formazione; il grande sforzo 
        della Convenzione è stato quello di immaginarlo: un demos integrato ma 
        non massificato e quindi portatore delle identità individuali nel 
        contesto dei valori comuni.
 
 Secondo Piero Fassino, la globalizzazione è certo un processo reale 
        irreversibile, che deve però essere guidato e governato. Traslato su un 
        piano politico si risolve in un problema di sovranità. Ci troviamo in un 
        mondo globale, sorretto però da sovranità nazionali. Ma questo con i 
        processi di unificazione in atto non è sufficiente. Come costruire, 
        dunque, i luoghi di sovranità globale? Occorre, secondo Fassino, 
        rafforzare e rinnovare le istituzioni internazionali. L'Onu deve 
        rimanere un punto di riferimento che non può essere sostituito da 
        "coalitions of willings", ma ha bisogno di essere dotato di risorse e 
        competenze adeguate. Sul ruolo dell'Ue, il segretario diessino ha 
        sottolineato che ormai la dimensione della nostra politica è quella 
        europea. Vi sono, però, due modi di essere europei: scegliere il minimo 
        necessario o il massimo possibile di Europa. Fassino ha chiesto che 
        durante il semestre di presidenza, il governo italiano lanci dei 
        messaggi chiari su quale sia la sua posizione e la sua idea di Europa.
 
 Adolfo Urso, intervenuto in conclusione dei lavori, ha sottolineato come 
        l'elemento di novità di questa nuova fase politica sia il processo di 
        integrazione in atto in tutti i continenti. Questo processo è ad uno 
        stadio particolarmente avanzato in Europa e ne fanno parte anche paesi 
        che hanno appena conquistato, o riconquistato, le loro identità 
        nazionali. Oggi la sovranità si articola su tre livelli, lo stato 
        nazionale, la realtà continentale e le organizzazioni internazionali, 
        che devono interloquire fra loro senza negarsi. E' un elemento di grande 
        rottura rispetto al secolo scorso, che ha invece visto i continenti 
        frammentarsi in seguito a guerre interne. La globalizzazione, ha 
        sottolineato Urso, è nata nel Mediterraneo, è propria dei popoli che 
        navigano, connaturata allo spirito della Chiesa cattolica e figlia della 
        cultura ateniese e dell'Impero romano. Questo potrebbe essere il secolo 
        della Magna Europa, quell'Occidente composto da Europa riunificata, 
        Americhe e Australia che promuove i valori della libertà e 
        dell'identità, che sono iscritti nel suo dna.
 
 20 giugno 2003
 
 
 
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