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              Arbore: un grande titolo per un grande 
              rientrodi Paola Liberace
 
 Alzi la mano chi è riuscito, al primo colpo, a ricordarsi per 
              intero il titolo del nuovo programma di
              
              Renzo Arbore, in onda il martedì 
              sera alle 23.00 su Raidue. Se le mani alzate sono poche, eccolo 
              tutto di fila e senza dimenticare una nota: "Sol felice son così / 
              quando canto notte e dì / do re mi fa sol la si". Chi, pur non 
              riuscendo a ricordarselo tutto, ha seguito la prima puntata di 
              martedì 3 dicembre, sa che si tratta di un passaggio della 
              canzoncina anni '50 di Natalino Otto (il cui titolo era però "O 
              mamma, mamma, non ho voglia di studiare").
 
 A parte il filo conduttore dello show, che è dichiaratamente lo 
              swing, portato in giro da Arbore e la sua band per l'Italia, che 
              altra ragione poteva esserci per chiamare in questo modo un 
              programma in seconda serata? Quello di Arbore (affiancato come ai 
              bei vecchi tempi da Nino Frassica, che smette per un attimo i 
              panni del maresciallo di fiction) è un rientro significativo per 
              la Tv pubblica, in un'epoca di carenza di idee e di consenso. 
              Niente di meglio, quindi, che seguire una regola non scritta, ma 
              ormai sempre più affermata: quella di scegliere per il programma 
              del ritorno un titolo che non passi facilmente inosservato. Un 
              altro esempio? I due titoli degli spettacoli con cui la Rai ha 
              riaccolto Celentano: da "Francamente me ne infischio" a "125 
              milioni di c…ate", davvero impossibili da ignorare; come diceva un 
              vecchio spot, bastava la parola (anche polemica) per rendersi 
              conto che si sarebbe trattato di un evento.
 
 Non necessariamente queste significative intestazioni sono anche 
              facili da ricordare: l'importante è impressionare il pubblico, 
              mirando già dal nome del programma a soddisfare (se non ad 
              esaurire) le sue aspettative. Così, lo sproloquio musicale del 
              titolo dello show di Arbore serve insieme ad annunciare il momento 
              tanto atteso, come uno squillo di tromba, e a rispondere subito 
              agli spettatori, alla richiesta sempre crescente di originalità, 
              di sorpresa, in una Tv che - passata l'epoca d'oro del reality 
              show, che nel migliore dei casi si è trasformato in un 
              appassionante casting in diretta - ha davvero poco di nuovo da 
              esibire. L'intrattenimento si installa già nel titolo, 
              alleggerendo il programma di una parte delle sue responsabilità: 
              quale espediente migliore per far parlare di sé, bene o male, 
              purché se ne parli?
 
 6 dicembre 2002
 
 pliberace@hotmail.com
 
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