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            | Cucina. Tutte le virtù del biologico di Maria Luisa Gualtieri
 
 E’ ormai opinione diffusa come lo scadimento della qualità degli 
              alimenti, insieme alla eccessiva raffinazione, manipolazione e 
              conservazione dei cibi abbia gravi responsabilità nella 
              proliferazione di tutta una serie di malattie tipiche dei paesi 
              più industrializzati. Le malattie tradizionali diminuiscono del 
              300 per cento, mentre aumenta considerevolmente la mortalità per 
              leucemie, tumori, malattie dell’apparato digerente e di quello 
              circolatorio. Il consumatore sempre più informato e allarmato 
              sceglie con grande oculatezza, si orienta sempre più verso il 
              mercato del biologico ed è disposto a pagare un prezzo superiore 
              per l’acquisto di prodotti garantiti come privi di residui tossici 
              e provenienti dall’agricoltura pulita. L’alternativa del biologico 
              presuppone la disponibilità a pagare fino al 30 per cento in più 
              della solita spesa con la garanzia, però, di portare in tavola 
              alimenti cresciuti senza diserbanti, anticrittogenici, pesticidi e 
              antiparassitari chimici.
 
 L’Italia è pronta ad assumere la leadership della produzione 
              biologica nella Ue; abbiamo le più vaste coltivazioni biologiche e 
              il maggior numero di aziende del settore. Non siamo però ai primi 
              posti in Europa per quanto riguarda i consumi, ma l’effetto mucca 
              pazza e le recenti polemiche sugli alimenti transgenici hanno dato 
              anche da noi una incredibile sterzata in favore dei prodotti 
              biologici e questa tendenza è destinata a crescere nel tempo a 
              patto che non venga meno la fiducia del consumatore.
 
 Si teme, infatti, che attratti dal lucro, operatori non corretti 
              si inseriscano in questo business. Il controllo in Italia è 
              affidato ad undici organismi autorizzati a rilasciare certificati 
              che attestino il rispetto dei requisiti comunitari per le 
              produzioni biologiche: l’Aaiab (Associazione italiana agricoltura 
              biologica). l’Imc (Istituto mediterraneo di certificazione), il 
              Ccpb (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici), il 
              Codex, l’Associazione suolo e salute, il Bioagricert, il 
              Bioagricoop, l’Ecocert Italia, il Bios, il QCeI (Quality assurance 
              system international service) e il Biocert (per la provincia di 
              Bolzano).
 
 7 giugno 2002
 
 mlgualtieri@hotmail.com
 
              
              
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