| Un maestro di federalismo 
 Gianfranco Miglio, scomparso il 10 agosto 2001, era nato a Como 
              l'11 gennaio 1918. Laureatosi in Giurisprudenza nell'Università 
              Cattolica del S. Cuore di Milano nel 1940, vi ha insegnato a lungo 
              Scienza della politica e per trent'anni è stato preside della 
              facoltà di Scienze politiche. Nel 1992 e nel 1994 è stato eletto 
              senatore, come indipendente, per la Lega Nord e nel 1996 è stato 
              rieletto senatore, sempre come indipendente, per il Polo per le 
              Libertà. E' stato collaboratore del Sole 24 ore, del Corriere 
              della sera e del Giornale. I suoi scritti più importanti sono 
              stati raccolti dai suoi allievi in due volumi: Le regolarità della 
              politica (Giuffrè, Milano, 1988). Tra le sue opere più militanti: 
              Come cambiare. Le mie riforme (Mondadori, Milano, 1992), Italia 
              1996. Così è andata a finire (Mondadori, Milano, 1993), 
              Federalismo e secessione (Mondadori, Milano, 1997). Miglio ha 
              raccontato la sua esperienza leghista in un caustico volumetto: 
              Io, Bossi e la Lega (Mondadori, Milano, 1994). Molto utile per 
              comprendere le sue posizioni in materia di riforme istituzionali 
              il libro-intervista curato da Marcello Staglieno nel 1990: Una 
              Costituzione per i prossimi trent'anni. Intervista sulla Terza 
              Repubblica (Laterza, Roma-Bari). L'ultimo suo libro, apparso nel 
              1999, s'intitola L'asino di Buridano (Neri Pozza, Venezia): la 
              Giunta regionale della Lombardia ne ha curato una ristampa nel 
              2001.
 
 Il testo che compare in questo numero di "Ideazione" è la 
              trascrizione parziale (all'epoca non rivista dall'autore per 
              ragioni di salute) di un lungo colloquio che Alessandro Campi e 
              Alessandro Vitale hanno avuto con Miglio, presso la sua casa di 
              Como, il 30 giugno ed il 1 luglio 2000. Si tratta della parte in 
              cui lo studioso lombardo esplicita, sulla base di interessanti 
              considerazioni d'ordine teorico e metodologico, il proprio 
              approccio di studio alla politica. Con il titolo Considerazioni 
              sul realismo politico essa è apparsa una prima volta in un numero 
              monografico del semestrale "Studi perugini" (vol. 8, 
              luglio-dicembre 1999, pp. 261-267), curato da Alessandro Campi e 
              dedicato appunto al "realismo politico". Come si ricorderà la 
              parte restante, e molto più corposa, del colloquio - una vera e 
              propria autobiografia politica, intellettuale e scientifica 
              sollecitata dalle domande dei due interlocutori - è già apparsa, 
              con il titolo Oltre lo Stato-nazione: l'Europa delle città, 
              proprio su "Ideazione" (n. 2, marzo-aprile 2001, pp. 93-108), 
              all'interno di una sezione dedicata al tema "L'immaginazione 
              politologica".
 
 27 settembre 2002
 
 (da Ideazione 5-2002, settembre-ottobre).
 
 
 
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