L'Italia
e la sfida del terrorismo
di Domenico Naso
Ideazione
di luglio-agosto 2006
Prima
del kamikaze
Alfredo Mantovano
Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ),
2006, pp. 141, € 12
Prevenire
il terrorismo di matrice islamica si può. È questo l’assunto
di base di Prima del kamikaze, l’interessante libro di Alfredo Mantovano,
ex sottosegretario all’Interno, impegnato durante la scorsa legislatura
proprio nella lotta al fondamentalismo terrorista. Il successo della battaglia
alle infiltrazioni terroristiche in Italia, però, deve passare
necessariamente attraverso una legislazione efficace e decisa e, soprattutto,
attraverso una coerente interpretazione delle norme da parte della magistratura
giudicante.
Mantovano passa in rassegna alcune clamorose sentenze degli scorsi anni
che hanno completamente disatteso le normative vigenti in materia di terrorismo.
Come nel caso ormai noto del Gip di Milano Clementina Forleo, resasi più
volte protagonista di sentenze quantomeno discutibili. Lungi dall’essere
una critica tout court dell’intera magistratura, quella di Mantovano
è una rassegna oggettiva di casi eclatanti che, provocati il più
delle volte da interpretazioni ideologiche e politicizzate, hanno di fatto
reso vani gran parte degli sforzi della lotta al terrorismo islamico.
Un altro versante fondamentale di questa difficile battaglia è
la legislazione che regola l’immigrazione. Mantovano ne parla approfonditamente,
spiegando con dovizia di particolari la necessità e la bontà
della Bossi-Fini anche in chiave antiterrorismo. Anche in questo caso,
però, alcune sentenze giudiziarie hanno gettato nello sconforto
chi giorno dopo giorno si stava impegnando per rimpatriare soggetti pericolosi,
entrati in Italia clandestinamente ed evidentemente collegati a fazioni
terroristiche di matrice islamica. Ad un lettore disattento e spinto dai
pregiudizi, Prima del kamikaze potrebbe sembrare un pamphlet contro l’integrazione
multiculturale e multietnica che fisiologicamente ha ormai coinvolto anche
il nostro paese. Nulla di più sbagliato. Ed è proprio l’ex
sottosegretario a dissipare ogni dubbio di sorta, dedicando un’ampia
sezione del suo saggio alla “sfida dell’integrazione”
e agli strumenti adatti a vincerla, salvaguardando la libertà religiosa,
la tolleranza e il rispetto per le culture diverse dalla nostra, senza
tuttavia dimenticare le nostre radici e le nostre tradizioni.
Leggere Prima del kamikaze è utile per chi vuole saperne di più
sulla lotta al terrorismo nel nostro paese. Attraverso il saggio di Mantovano
si possono scoprire norme, misure preventive, leggi, iniziative politiche
e giudiziarie per far fronte alla sfida più difficile del XXI secolo.
Una sfida che si può vincere solo evitando le strumentalizzazioni
ideologiche da parte della magistratura giudicante che troppe volte, negli
ultimi tempi, ha di fatto annullato gli sforzi degli inquirenti. Prima
del kamikaze è un libro per tutti: dall’addetto ai lavori
al semplice cittadino che vuole saperne di più. Un saggio ben scritto
e che si occupa di soluzioni pratiche a un problema delicatissimo. Mantovano
è riuscito ad evitare il politichese (tipico di gran parte della
sua “categoria”) e ad offrire al lettore un’opera di
una chiarezza disarmante. Per questo (e soprattutto per comprendere che
a volte i nemici sono più vicini di quanto si immagini) Prima del
kamikaze è un libro da leggere.
(c)
Ideazione.com (2006)
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