George Soliba,
professore di cultura islamica alla Columbia University, sostiene
che il distanziarsi dei paesi islamici dall’Occidente nel corso del
Rinascimento è dovuto a una svista di Cristoforo Colombo, che
credeva la Terra molto più piccola: altrimenti non si sarebbe
buttato in un’impresa che a un musulmano sarebbe parsa insensata.
Non c’è dubbio che nel Medioevo gli islamici avessero un’economia
più sviluppata e raffinata dell’Occidente. Gli acciai e le stoffe di
Damasco, ad esempio, non avevano eguale. Questo perché i musulmani
seppero estrarre il meglio da molte civiltà dei paesi di cui si
impadronirono: oltre alla Siria, la Persia, l’India occidentale,
l’Anatolia, cioè l’impero romano d’Oriente. Il successivo ritardo si
spiegherebbe perché il mondo islamico si è frammentato ed è stato
colonizzato. Oggi per fortuna è venuto Soliba a svolgere “una difesa
laica del valore della cultura islamica”.
Dunque, poiché tutto avviene esattamente secondo i voleri di
Allah, è come se Allah (parola araba per dire Dio) si fosse
distratto per un momento e avesse permesso agli infedeli di
colonizzare il Medio Oriente. Poi Dio si è ripreso e ha
ridato fiato ai paesi islamici: grazie ai difensori laici
della loro cultura, ma soprattutto, secondo me, grazie al
petrolio. Soliba porta l’esempio del primo ministro birmano
Mahatir bin Mohammad (per quel poco che ne capisco deve
essere un “grande” indiano fattosi figlio di Maometto) che
investe buona parte del reddito del paese nella ricerca e
nell’istruzione.
Quello
che ci si domanda è perché così pochi governanti musulmani
facciano altrettanto: siano regimi monarchici o siano
socialisti, investono quasi tutti i petroldollari in ben
altro; e la cultura islamica non decolla. Ho constatato
anch’io come i palestinesi, a cui qualche Stato arabo dà una
buona educazione, facciano poi benissimo il loro mestiere.
Però in Palestina le sole sedi musulmane di buona istruzione
sono state istituite e finanziate dagli ebrei. Altrimenti
dobbiamo rivolgerci alla Columbia University, che prende il
nome da quell’ignorantone di Cristoforo Colombo.
(c)
Ideazione.com (2006)
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