Questo sito è ottimizzato
per Internet Explorer.

(c) Ideazione.com 2008
Direttore responsabile: Barbara Mennitti
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Redazione: piazza Sant'Andrea della Valle, 6 - 00186 Roma
Tel: 0668135132 - 066872777 - Fax: 0668135134
Email: redazione@ideazione.com

Il mondo occidentale mostra i denti a Mugabe
di STEFANO CALICIURI

[24 giu 08] Il leader dell’opposizione dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai, si è rifugiato nell’ambasciata olandese di Harare per sfuggire alle persecuzioni perpetrate già da diverse settimane nei confronti del suo partito dal dittatore Robert Mugabe. Al momento, non ha però chiesto asilo e, ha riferito il portavoce del partito d’opposizione Movimento democratico per il cambiamento, si trova nell’ambasciata ad Harare “provvisoriamente”. Il ministero olandese ha accolto la domanda per garantire la sicurezza personale di Tsvangirai. Dopo le intimidazioni e le violenze contro gli attivisti dell’Mdc, Tsvangirai ha deciso di rinunciare a presentarsi candidato al ballottaggio delle presidenziali, fissato per il prossimo venerdì 27: il governo del presidente uscente Robert Mugabe ha invece diffuso un comunicato attraverso cui spiega che non ha intenzione di annullare la consultazione elettorale. In sostanza, sarà un’elezione con un solo candidato: il dittatore Mugabe, al potere dal 1980, anno in cui gli inglesi abbandonarono la colonia e le dettero l’indipendenza.

Con Morgan Tsvangirai si è schierata tutta la democrazia occidentale. Il commissario Ue agli aiuti umanitari Luois Michel ha duramente condannato gli episodi di intimidazione ed ha difeso Tsvangirai. “La decisione di Morgan Tsvangirai è pienamente comprensibile, considerando il livello di violenza inaccettabile che ha impedito all’Mdc di fare la campagna elettorale. Tutti gli osservatori attualmente in Zimbabwe ci hanno riferito di aver testimoniato atti di intimidazione, violenze e crimini perpetrati dai militanti di Zanu-Pf, i miliziani filogovernativi contro l’Mdc. Ora ci aspettiamo che i leader africani che si incontreranno al summit dell’Unione Africana alla fine di questa settimana in Egitto, condannino nei termini più forti l’attuale situazione dello Zimbabwe e facciano il possibile per risolvere questa crisi in nome del popolo dello Zimbabwe e per la democrazia in Africa”. Dura anche la posizione del governo inglese, ex colonizzatore dello Zimbabwe. “Questa di oggi è diventata una sfida tra Mugabe e il mondo, non più Mugabe contro la Gran Bretagna”. Lo ha riferito in un incontro con la stampa il sottosegretario agli Esteri britannico Lord Malloch-Brown, che ha aggiunto: “Stiamo lavorando adesso per cercare di ottenere la condanna più ampia possibile nei confronti di Mugabe. Il nostro obiettivo è di ottenere il riconoscimento in ogni foro possibile che Robert Mugabe non è più il legittimo leader del Paese”.

Dagli Stati Uniti si è levata invece la voce di Condoleezza Rice, segretario di Stato americano. “Il governo dello Zimbabwe deve essere ritenuto responsabile delle violenze che hanno spinto l’opposizione a ritirarsi dalla competizione elettorale. Nell’abbandonare il più elementare principio di governo, la protezione dei propri cittadini, il governo dello Zimbabwe deve essere ritenuto responsabile dalla comunità internazionale”. A quest’ultima si è aggiunta anche la voce di Zalmay Khalilzad, già ambasciatore Usa in Iraq: “Senza il regolare svolgimento del ballottaggio presidenziale di venerdì prossimo il leader dello Zimbabwe, Robert Mugabe, non sarà legittimo, cosi come non lo sarà il governo del Paese africano. Il popolo delle Zimbabwe deve poter avere fiducia nella correttezza delle operazioni elettorali”. Il presentimento è che oggi è stato segnato un duro colpo alla legittimità di Mugabe: l’intero mondo occidentale sembra davvero intenzionato a riconsegnare la democrazia ad un Paese, lo Zimbabwe che, nonostante quello che si pensa, l’ha perduta proprio nel momento in cui è diventato un indipendente.


Le riflessioni di un filosofo
sul mondo che cambia.

_____________

Un occhio indiscreto e dissacrante nei Palazzi del potere.
_____________

_____________
IL POST

I migliori post del giorno selezionati dai blog di Ideazione.

_____________
IDEAZIONE DOSSIER
Analisi, approfondimenti
e reportage.

IDEAZIONE VINTAGE
Il meglio dei primi quattordici anni della rivista bimestrale.
_____________
I BLOG DI IDEAZIONE

---

---

---

---



E bravo Giulio
di Daniele Capezzone



L'epopea dei Rosinenbomber
di Pierluigi Mennitti



I gatekeepers anello debole del sistema

di Massimo Lo Cicero



Italiani, più telefonini per tutti
di Barbara Mennitti



Guida estiva per cinefili disperati
di Domenico Naso



Sergio Calizza: coordiniamo le politiche giovanili
di Stefano Caliciuri