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Ghiaccio bollente in Antartide
di TIZIANA LANZA

[27 giu 08] La scoperta è stata fatta da alcuni scienziati del British Antartic Survey: sotto i ghiacci dell’Antartide si nasconde un vulcano ancora attivo e grosso quanto l’Emilia Romagna. Questo vulcano avrebbe eruttato circa duemila anni fa (325 a.C.) bucando il ghiaccio, raggiungendo la superficie e provocando nell’atmosfera una colonna di gas e ceneri alta 12 km. Una scoperta che dice qualcosa in più sulla dinamica dello scioglimento dei ghiacci in Antartide. La scoperta è stata possibile grazie all’utilizzo di un radar aereo-trasportato, un radio-ecoscandaglio (un apparecchio che permette di studiare le onde di rimando dalle diverse superfici) e che ha permesso di individuare un’area caratterizzata da un deposito di lava. Quest’area si trova nella parte occidentale dell’Antartide, nel ghiacciaio di Pine Island.

“Crediamo - ha affermato Hugh Corr, il leader del progetto – che questa sia stata la più importante eruzione che sia verificata in Antartide negli ultimi diecimila anni”. L’Antartide con i suoi dintorni, nonostante il suo manto di ghiaccio, è una zona interessata dal vulcanismo. Alcuni vulcani hanno esaurito la loro attività, altri, come il monte Erebus, sono ancora attivi. L’attività di ricerca perseguita dagli scienziati britannici consentirà di approfondire meglio i rapporti fra vulcanismo e scioglimento dei ghiacci in quest’area del pianeta.

Parlando della scoperta di questo nuovo vulcano, Corr ha concluso che lo scioglimento del ghiacciaio di Pine Island ha subito un’accelerazione negli ultimi decenni. Non è quindi da escludere che l’attività del vulcano in questione abbia preso parte a questo processo. Da solo tuttavia non può spiegare l’assottigliamento dei ghiacciai occidentali dell’Antartide che stanno contribuendo all’innalzamento del livello del mare di 0,2 millimetri l’anno. Uno scioglimento che può essere causato dal riscaldamento degli oceani. Tuttavia il team di ricerca sostiene che è di fondamentale importanza approfondire l’interazione fra vulcanismo e ghiacciai in tempi geologici recenti al fine di predire le future configurazioni dei ghiacciai continentali e il loro ruolo nel sistema globale.