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G8,
insulti all’Italia e al premier nella cartella
stampa Usa. La Casa Bianca si scusa.
di
STEFANO CALICIURI
[08 lug 08] “Uno dei più controversi leader nella storia di un Paese conosciuto per corruzione governativa e vizio”; “Uomo d’affari con massicce proprietà e grande influenza nei media internazionali”; “Dilettante in politica che ha conquistato la sua importante carica solo grazie alla sua notevole influenza sui media nazionali finché non ha perso il posto nel 2006”. Queste descrizioni del presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, non le hanno pronunciate né Antonio Di Pietro, tantomeno Marco Travaglio. Arrivano direttamente dal Giappone, inserite all’interno della cartellina stampa distribuita dalla Casa Bianca. E come se non bastasse, la biografia continua ricordando anche come Berlusconi sia “odiato da molti ma rispettato da tutti almeno per la sua bella figura (in italiano nel testo) e la pura forza della sua volontà. Ha trasformato il suo senso degli affari e la sua influenza in un impero personale che ha prodotto il governo italiano di più lunga durata assoluta e la sua posizione di persona più ricca del Paese”. Ma non dimentica neppure il suo trascorso da studente, quando “guadagnava i soldi organizzando spettacoli di marionette per cui faceva pagare il biglietto di ingresso” e quando “si era messo a vendere aspirapolvere, a lavorare come cantante sulle navi da crociera, a fare ritratti fotografici e i compiti degli altri studenti in cambio di soldi”.
La Casa Bianca ha giustificato l’assurda gaffe spiegando che avrebbe copiato testualmente la biografia di Silvio Berlusconi dal sito dell’Encyclopedia of World Biography (dove però oggi la biografia di Silvio Berlusconi non si trova n.d.r.). Spiegazione, e conseguenti scuse, giunte in serata a firma del portavoce presidenziale Tony Fratto: “Scrivo in relazione a certi documenti di background che sono stati distribuiti ai giornalisti in viaggio sull’Air Force One per il vertice del G8 che si tiene in Giappone. Una biografia non ufficiale del primo ministro italiano Berlusconi, inclusa nel materiale stampa, utilizza un linguaggio insultante sia nei confronti del primo ministro Berlusconi che del popolo italiano. I sentimenti espressi nella biografia non rappresentano le opinioni del presidente Bush, del governo americano e degli americani. Ci scusiamo con l’Italia e con il primo ministro per questo errore davvero sfortunato. Come sanno tutti coloro che hanno seguito il presidente Bush, il presidente ha per il premier Berlusconi e per tutti gli italiani la più alta stima e riguardo”. Scuse ampiamente accettate, sia dal presidente Berlusconi che dai rappresentanti diplomatici italiani presenti in Giappone. A questo punto, però, il problema che si apre è un altro. E’ possibile che la più grande democrazia del mondo debba appoggiarsi ad un sito internet anonimo per compilare la propria cartella stampa? E, soprattutto: chi è preposto a controllarne i contenuti? Le scuse, ovviamente, rappresentano un passo importante perché stabiliscono che l’errore c’è stato ed è stato anche riconosciuto come tale. Sembra però alquanto strano che uno staff composto da intelligenze raffinate come quelle dell’ufficio stampa della Casa Bianca possa inciampare in una leggerezza così pacchiana.
Sul fronte più propriamente politico, intanto, proseguono i lavori degli otto grandi della Terra. I leader del G8 hanno raggiunto l’accordo che prevede il dimezzamento delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra entro il 2050. Un’intesa importante che, secondo il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, testimonia la nascita di “una nuova visione comune delle maggiori economie” e stimola a compiere l’ultimo passo attraverso “un ambizioso accordo”, che si terrà a Copenaghen nel novembre 2009, dove si dovrà definire il protocollo successivo a quello di Kyoto.
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