La manifestazione “L’Università della
notte” voleva essere l’equivalente per gli atenei della capitale di
quello che è la Notte Bianca per tutta Roma. E si può dire che, nel
bene nel male, il 24 marzo l’obiettivo sia stato raggiunto in pieno.
Filo conduttore degli eventi, riassunti nel sottotitolo “L’Europa
dei saperi”, era il cinquantenario dei Trattati di Roma, firmati il
25 Marzo del 1957 nella capitale, che hanno dato inizio
all’integrazione europea con la Cee prima e l’Unione poi. Una bella
idea per avvicinare gli studenti ad un’Unione Europea di cui, un po’
per i magri risultati raggiunti e un po’ per l’ignoranza diffusa,
non si conosce il buono che pure ha contribuito a realizzare, a
cominciare dai cinquant’anni di pace e benessere vissuti
eccezionalmente nel vecchio continente.
Non si può certo dire che l’organizzazione del Comune sia partita presto e bene, né che l’evento sia stato adeguatamente pubblicizzato: a parte lo scarno sito ufficiale, non si è visto niente di lontanamente paragonabile alla campagna pubblicitaria promessa, quanto a manifesti, pubblicità sugli autobus, spot sui quotidiani romani, eccetera. Tutte le sei università coinvolte si sono però date molto da fare con le potenzialità che avevano a disposizione, caratterizzando ognuna a modo suo la propria nottata: dagli eventi sportivi dello IUSM al Foro Italico alla lecture di Cerami alla Sapienza, dallo spettacolo di Vergassola a Tor Vergata al concerto dei Ladri di carrozzelle a Roma Tre.
Alla Luiss Guido Carli la dirigenza e
gli studenti si sono lanciati in un progetto ambizioso, a cominciare
dal nome dell’evento: “Intrepida è la notte”. Ambizioso in primo
luogo perché la Luiss è per tradizione un’università dedita a far
lavorare sodo i suoi studenti senza svaghi “organizzati” (perché
poi spontaneamente, come in ogni università, i tornei pomeridiani di
tressette e le nottate nei locali sono il pane quotidiano), che solo
negli ultimi anni grazie alla nuova dirigenza si è lanciata con
coraggio nei territori inesplorati del teatro, del cinema, della
musica, della radio, dell’arte, interagendo maggiormente con i suoi
studenti e con Roma. Un progetto ambizioso per i nomi di richiamo su
cui si è puntato, come Corrado Guzzanti, Paolo Bonolis e Simona
Ventura che hanno inchiodato per quattro ore più di 700 persone in
un’Aula Magna gremita fino all’inverosimile. Ambizioso per il
coinvolgimento degli studenti, con le associazioni e i giornali
studenteschi che hanno potuto tenere dei loro stand, e una trilogia
di spettacoli teatrali messi in scena dalla compagnia
DoveComeQuando formata proprio da luissini.
Come per la Notte Bianca di due anni fa il cielo ha giocato un brutto scherzo agli organizzatori, con una triste e grigia giornata di pioggia che ha preoccupato molto chi fino all’ultimo minuto era occupato a montare stand e scenografie, e a preparare tutto il necessario per l’evento. Quando alle 21 le luci colorate hanno illuminato il parco di viale Pola, la musica è partita e gli eventi sono iniziati, tutti erano col fiato sospeso. Nessuno poteva immaginare l’enorme successo che avrebbe avuto la manifestazione, testimoniato dal fatto che a mezzanotte la Luiss ha dovuto chiudere i suoi cancelli perché c’erano così tante persone al suo interno da mettere a rischio la stessa sicurezza e agibilità della sede. Così tra una conferenza su Europa e diritto internazionale nell’elegante Sala Colonne, un giro al mercatino equo e solidale, e un aperitivo ai tavolini della terrazza, la Luiss è diventato un allegro e affollato salotto, graziato anche dal cielo che fortunatamente ha smesso di piangere. C’era anche il villaggio di Amnesty International, che però è stato nettamente battuto quanto ad affluenza dal convegno “L’Europa e la Moda” con annessa sfilata di studentesse Luiss che, effettivamente, meritava proprio un’occhiata.
Grande successo anche per gli
spettacoli teatrali che, in scena a rotazione dalle 21 alle 8 in
diverse aule dell’università, hanno registrato sempre il tutto
esaurito, con grande soddisfazione dei ragazzi della compagnia
DoveComeQuando che hanno non solo recitato ma anche prodotto la
regia e l’allestimento scenico delle opere, e scritto due dei tre
testi rappresentati.
Quando infine, alle due passate, le persone hanno lentamente
lasciato l’ateneo, tutti gli organizzatori hanno tirato un sospiro
di sollievo e di soddisfazione, e su questo angolo di Europa è
ripresa una pioggia stavolta tutt’altro che triste.
(c)
Ideazione.com (2006)
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