In edicola l'ultimo numero di Ideazione
Dalla crisi del centrodestra al dibattito sul partito unico alla
prospettiva di un cambio di governo alle legislative del prossimo anno.
La politica si è rimessa a correre, sospinta dal catastrofico risultato
regionale per la coalizione di governo e al successivo scollarsi della
maggioranza. La sconfitta elettorale, le polemiche tra i partiti della
Casa delle Libertà, la crisi richiesta e aperta dall’Udc, il nuovo
governo Berlusconi con piccole modifiche nella compagine ministeriale e
una carica di sottosegretari inusitata: questi i passaggi del mese di
aprile. E queste le incognite che il nuovo numero di Ideazione (3/2005,
maggio-giugno) s’incarica di approfondire, con un’analisi che si apre a
tutto campo.
Nella sezione di apertura si valuta la prospettiva del partito unico del
centrodestra, un salto di qualità che non va vissuto come una fuga in
avanti alla ricerca di un’escamotage elettorale ma come un vero e
proprio progetto politico capace di restituire alla coalizione una
prospettiva vincente a medio termine e all’intero paese una via d’uscita
dall’interminabile transizione italiana. Si precisano i contorni
culturali di questa alleanza, indicando nell’adesione a una piattaforma
valoriale capace di far incontrare liberali e cattolici, il punto
d’approdo di un centrodestra che sappia dialogare con i nuovi
conservatorismi occidentali, dall’America di Bush alla Francia di
Sarkozy alla Germania di Angela Merkel. Quindi un’approfondita analisi
delle politiche prodiane, tutte votate a stringere il paese in un
asfissiante controllo sociale, con l’obiettivo di gestire il declino
dell’Italia senza realizzare quelle riforme che Berlusconi aveva
promesso e che solo in parte sono state realizzate.
Sempre sul piano della riflessione politica insiste la sezione sulla
pubblica amministrazione. Un dibattito acceso, tra liberalismo e
burocrazia, alla ricerca di una sintesi propositiva per fare di
un’amministrazione efficiente, snella e funzionale, la strada maestra
per la modernizzazione dell’Italia. Quindi il Mezzogiorno, tornato al
centro dell’attenzione per i dati elettorali, con il caso Brindisi, cioè
lo sforzo di una città meridionale di ridisegnare ruolo e funzione
attraverso un progetto di riassetto urbanistico che, sul modello di
Barcellona, valorizzi la tradizionale risorsa del porto.
Completano la rivista i saggi di Maurizio Stefanini sulla musica
politica di sinistra, con un’ampia revisione della tradizione
latino-americana (una prossima puntata sarà dedicata alla musica
politica “di destra” con riferimento alla tradizione celtica) e di Paolo
della Sala sul progetto di Eurabia che contiene anche un’intervista alla
polemista egiziana Bat Ye’Or. Il consueto inserto culturale è dedicato
alla figura e alle opere di Ludwig von Mises, uno dei fondatori della
scuola economica austriaca, e alla sua battaglia contro lo Stato
onnipotente.
16 maggio 2005
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