Punto militare. In azione le truppe di terra.
Missili su Baghdad
Sono stati gli
uomini della 3ª divisione di
fanteria ad aprire il conflitto di terra nel sud dell'Irak, in risposta
ai missili Scud lanciati - senza conseguenze - contro il territorio del
Kuwait. Il fuoco di sbarramento dell'artiglieria, in gran parte composta
dai micidiali howitzer Paladin (capaci di sparare 8 scariche al minuto),
ha iniziato a colpire le postazioni irachene vicine al confine con il
Kuwait. Le unità corazzate anglo-americane si sono messe in marcia verso
Bassora, conquistando (senza incontrare troppa resistenza) il porto di Ummul-Qasr, a una quindicina di
chilometri dalla citta' di Arvand Kenar, che si trova sulla sponda
iraniana dello Shatt el Arab. Poco dopo, sono suonate le sirene
d'allarme a Mossul, nel nord del paese. Quasi subito, sempre al confine
con il Kuwait, sono entrate in azione anche alcune unità del 1° corpo di
spedizione dei marines, equipaggiate con maschere anti-gas. E i primi
pozzi di petrolio iracheni hanno iniziato a bruciare.
E'
partita così l'invasione via terra dell'Irak. Proprio mentre Baghdad
veniva colpita, ad ondate lanciate in rapida successione, dai missili
Tomahawk diretti contro i centri nevralgici del regime di Saddam e le
basi della guardia repubblicana. Le prime notizie, naturalmente, sono
frammentarie. La zona dei "palazzi del potere" è stata sicuramente
colpita. E si moltiplicano le voci di chi parla di truppe irachene
che si sarebbero già arrese alle forze alleate del fronte meridionale,
mentre altre fonti parlano di violenti scontri a sud di Bassora. "Ci
piace quello che stiamo vedendo finora - ha dichiarato un ufficiale del
Pentagono a Fox News - i militari che si arrendono sono molti, potrebbe
trattarsi di un segno che il regime si sta sgretolando dall'interno". Al
momento, comunque, l'unica cosa certa è l'escalation del conflitto,
sempre più cruento con il passare delle ore. Verso la mezzanotte, ora
italiana, altri due missili iracheni hanno colpito il territorio del
Kuwait, stavolta provocando danni in una zona ad alta densità
industriale. Si è trattato sempre di Scud, proprio quelli che secondo
gli ispettori dell'Onu erano stati distrutti dal rais ormai anni fa. Un
modo piuttosto cruento per trovare la "pistola fumante" invocata
dall'opinione pubblica pacifista, quando l'offensiva da "aria, terra e
mare" era ormai partita.
(a.man.)
21 marzo 2003
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