Punto militare.
Primi scontri tra marines e guardia repubblicana
Altre 24 ore
di bombardamenti su Baghdad, tra i più intensi dall'inizio
dell'operazione Iraqi Freedom, hanno caratterizzato il 12° giorno della
guerra in Iraq. La flotta aerea alleata (composta da B-1, B-2 e B-52) ha
colpito numerosi centri di comunicazione e comando della capitale,
mentre per il secondo giorno consecutivo i missili da crociera Tomahawk
hanno martellato il palazzo del ministero dell'Informazione, provocando
un incendio spento soltanto qualche ora più tardi. Altri due missili
avrebbero colpito il complesso residenziale del Palazzo della
Repubblica, usualmente utilizzato da Saddam e dai suoi figli Qusay e
Uday, oltre ad alcuni tra i suoi più stretti collaboratori.
L'artiglieria angloamericana ha anche bersagliato le postazioni irachene
dislocate a sud della capitale, nei dintorni del Saddam International
Airport.
Ma il 12°
giorno di guerra ha soprattutto visto i primi violenti scontri tra le
forze di terra alleate e la guardia repubblicana, fiore all'occhiello
dell'esercito di Saddam. Nelle ultime 48 ore la pressione della fanteria
statunitense si è fatta sempre più insistente a sud della capitale. E,
secondo il Pentagono, alcune unità Usa hanno per la prima volta
effettuato missioni all'interno della cosiddetta "zona rossa" difesa dai
fedelissimi al regime, spingendosi fino a 50 miglia da Baghdad e
catturando alcune decine di soldati nemici. Incursori dei marines stanno
cercando di accertare l'esatta entità delle truppe irachene schierate
nella zona, provando (quando possibile) ad isolarle l'una dall'altra.
Gli altri punti di contatto sono segnalati a Najaf (150 km a sud della
capitale), Karbala, (100 km) e Hindiyah (80 km), con combattimenti
strada per strada. Le ''azioni armate di ricognizione aggressiva'' tra
le linee delle tre divisioni della guardia repubblicana sono state rese
possibili, secondo le fonti militari statunitensi, dai massicci
bombardamenti del fine settimana contro le postazioni irachene. La
stessa tattica ha permesso ai royal marines britannici di sferrare
un'offensiva alle porte di Bassora, a Sud, e ai miliziani del Partito
democratico del Kurdistan di avanzare ancora verso Kirkuk, a Nord.
(a.man.)
1 aprile 2003
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